A Porto Viro i ragazzi della Comunità “Impatto” addobbano l’albero del Comune

Un pomeriggio di preparativi nella sala Eracle si è trasformato in un momento di incontro tra culture per alcuni ragazzi ospiti della Comunità Educativa “Impatto”, gestita dalla cooperativa sociale Titoli Minori. I giovani hanno affiancato il personale comunale nell’allestimento dell’albero di Natale dedicato alla rassegna “Vivi il Natale a Porto Viro”, iniziativa che scandisce ogni anno l’arrivo delle feste nel basso Veneto.

Quella che poteva sembrare una semplice attività manuale si è presto rivelata un’occasione di confronto. Partendo dalle tradizioni locali legate al Natale, gli operatori hanno coinvolto i ragazzi in un dialogo aperto sul tema del rispetto tra religioni. Un momento che i giovani hanno accolto con partecipazione e curiosità, mostrando interesse per il valore culturale e comunitario della ricorrenza cristiana.

Nel corso della conversazione, alcuni di loro hanno ricordato come, nella tradizione islamica, il profeta Maometto abbia sempre promosso il rispetto verso le altre fedi, riconoscendo in Gesù (ʿĪsā) una figura di grande importanza spirituale. Un passaggio che ha contribuito a creare un ponte tra esperienze e storie diverse, mantenendo un clima di ascolto reciproco.

L’iniziativa si inserisce in un periodo in cui il tema del dialogo interreligioso è particolarmente sentito, anche alla luce del recente viaggio di Papa Francesco in Libano, richiamato dai presenti come esempio di incontro e collaborazione tra mondi religiosi differenti.

«Anche Porto Viro, nel suo piccolo, ha fatto la sua parte», hanno commentato soddisfatte le assessore Marialaura Tessarin e Cinzia Braghin, che hanno assistito all’attività.

Parole di gratitudine sono arrivate anche dalla coordinatrice della Comunità Educativa Impatto, riconoscente verso l’amministrazione e la cittadinanza portovirese per aver offerto ai ragazzi un’occasione significativa: «Preparare l’albero di Natale è stato un gesto simbolico, con un po’ di impegno, ma ha permesso ai nostri ragazzi di sentirsi parte di un momento importante per la comunità».