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Festività e tradizioni

Tra abete vero e plastica, a Vicenza l’88% delle famiglie prepara l’albero con una spesa media di 42 euro

L’indagine Coldiretti/Ixe’ evidenzia la crescita della scelta “green”, soprattutto tra i giovani, mentre Veneto e Toscana restano le principali aree italiane di produzione degli abeti natalizi

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Parte, come da tradizione dell’Immacolata, la stagione dell’albero di Natale nelle case vicentine: secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, l’88% delle famiglie non rinuncia all’allestimento, oscillando tra l’abete vero e quello artificiale. Se la maggioranza opta ancora per la plastica, il 15% sceglie l’albero naturale; la quota sale fino al 30% nella fascia 18-34 anni, segno di una crescente attenzione alla sostenibilità.

Coldiretti ricorda i costi ambientali dell’albero sintetico, che può impiegare oltre due secoli per degradarsi e genera tra i 40 e i 60 kg di CO₂ per la produzione. Una pianta naturale, al contrario, assorbe anidride carbonica durante la crescita. La spesa media per l’albero è di 42 euro a famiglia: tra 20 e 30 euro per esemplari piccoli, fino a 150-200 euro per quelli più grandi. Le varietà più diffuse restano l’Abete rosso e la Normandiana, con l’Abete bianco più raro sul mercato.

«L’albero naturale italiano concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente», sottolinea Coldiretti, che invita a verificarne la certificazione e a preferire piante di origine nazionale acquistate direttamente dai vivaisti. La coltivazione degli abeti si concentra soprattutto in Veneto — in particolare nel Bellunese — e in Toscana. Qui gli alberi vengono prodotti in vivai autorizzati e immessi sul mercato dopo quattro o cinque anni di crescita, accompagnati da cartellino identificativo e dalla dicitura “non per uso forestale”.

Il settore è in lieve aumento, con una produzione stimata in crescita del 5%, ma risente dei cambiamenti climatici: siccità, precipitazioni intense e temperature più elevate spingono le coltivazioni a quote sempre più alte. Anche la domanda anticipata, già dalla fine di novembre, incide sull’organizzazione dei vivaisti.

Per mantenere un albero naturale in buona salute, Coldiretti consiglia un ambiente luminoso ma fresco, lontano da stufe e termosifoni e riparato da correnti d’aria; la terra va mantenuta umida ma non troppo bagnata, preferendo la nebulizzazione. Al termine delle feste, se non è possibile piantarlo in giardino, alcuni vivai e Comuni dispongono di punti di raccolta per il recupero.

Cresce infine il ricorso agli addobbi naturali: frutta fresca o secca, agrumi forati, prodotti dell’orto, biscotti fatti in casa, pigne colorate, sculture di pane o marzapane. Una scelta che unisce creatività e tutela ambientale, sostituendo plastica e luci superflue con materiali semplici e sostenibili.

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