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Cultura a tavola
06.12.2025 - 10:45
Foto della mostra
Non solo un ristorante, ma un luogo di socialità e scambi culturali. È questo il ritratto della storica trattoria Amelia che emerge dalla mostra La trattoria della cultura. Dino Boscarato e l’Amelia, inaugurata oggi a M9 – Museo del ’900, nello spazio M9 Radici al piano terra, e visitabile fino al 6 gennaio 2026.
Ideata da Marco Boscarato in collaborazione con il Comitato Progetto Comune e realizzata con M9, l’esposizione ricostruisce la storia dell’osteria attraverso fotografie, opere d’arte, libri e oggetti di famiglia. Il progetto espositivo, curato da Filippo Caprioglio e dallo Studio Caprioglio Architects, è articolato in quattro aree tematiche – biografica, socio-culturale, artistica e gastronomica – per restituire l’atmosfera della trattoria e il ruolo centrale del suo fondatore, Dino Boscarato, nella vita culturale di Mestre.
Nato a Conegliano, Boscarato trasformò una semplice trattoria di campagna in un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’arte e la ristorazione. Le opere presenti nel locale non erano solo decorazioni: ogni quadro, centrotavola o piatto dipinto era parte di una rete di incontri e scambi culturali. Tra le opere esposte figurano un acquarello di Folon e i quadri di Guttuso, mentre gli oggetti commissionati da Boscarato, come i centrotavola di Giorgio Celiberti e i piatti di Riccardo Licata, testimoniano la sua visione imprenditoriale e artistica.
L’esposizione celebra anche la cucina dell’Amelia, che valorizzava la tradizione popolare attraverso piatti come i Bigoli in cassopipa, le Sepoline alla veneziana o il Bisato su l’ara, riconosciuti dalle guide gastronomiche fino alla Stella Michelin. La trattoria fu frequentata da personalità di rilievo e ospitò eventi prestigiosi, tra cui servizi per il G7, per il Presidente Sandro Pertini e per Papa Giovanni Paolo II. Allo stesso tempo, divenne centro di iniziative culturali come il “Premio Amelia” e la rassegna “A Tavola con l’autore”, trasformando la sala da pranzo in un salotto letterario.
“Siamo felici di inaugurare questa mostra, che racconta storie del territorio vive nella memoria collettiva e capaci di ispirarci ancora oggi”, ha commentato Serena Bertolucci, direttrice di M9. Marco Boscarato, curatore dell’esposizione, ha aggiunto: “L’obiettivo è far rivivere, attraverso immagini, voci e opere, ciò che Amelia è stata: un laboratorio di identità, un cenacolo di idee e un pezzo di storia veneta e italiana”.
L’ingresso alla mostra è gratuito. Chi richiede il biglietto ha diritto anche a una tariffa ridotta per la visita all’esposizione permanente e alla mostra Pertini. L’arte della democrazia.
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