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Crisi industriale

Hydro Feltre, i lavoratori riprendono la produzione dopo giorni di sciopero e presidio permanente

La Fim Cisl respinge l’ipotesi di chiusura e chiede l’immediata apertura di tavoli istituzionali per individuare soluzioni industriali alternative che salvaguardino i posti di lavoro

Foto della manifestazione sindacale

Foto della manifestazione sindacale

Dopo sei giorni di sciopero e presidio permanente, i lavoratori dello stabilimento Hydro Extrusions di Feltre sono tornati questa mattina in fabbrica, dimostrando senso di responsabilità e determinazione nel difendere il sito produttivo.

La giornata era iniziata con un corteo che ha attraversato la città fino alla sede locale di Confindustria, dove i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e delle Rsu aziendali hanno incontrato i vertici di Hydro. L’azienda ha confermato l’intenzione di avviare una procedura che potrebbe portare alla chiusura dello stabilimento, motivando la scelta con il calo dei volumi nell’area Euro, in particolare nel mercato italiano, e con una sovracapacità produttiva strutturale.

La Fim Cisl Belluno Treviso ha respinto con fermezza questa ipotesi. Mauro Zuglian ha sottolineato che “sosteniamo con forza il dialogo, ma lo sosterremo fintanto che il confronto non preveda come esito la chiusura dello stabilimento. Non possiamo accettare che la risposta alle difficoltà di mercato sia la dismissione del sito produttivo. È necessario spostare il confronto a un livello superiore, coinvolgendo le istituzioni locali e regionali, per analizzare e proporre soluzioni industriali alternative che garantiscano la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

Il dirigente sindacale ha evidenziato anche la maturità dei lavoratori: “Dopo 6 giorni di sciopero e di presidio permanente davanti ai cancelli, insieme ai lavoratori abbiamo deciso di riprendere l’attività produttiva. Questa decisione non è un passo indietro, ma al contrario dimostra la profonda responsabilità e la determinazione dei dipendenti nel voler salvaguardare lo stabilimento. Tornare al lavoro significa ribadire che questo sito ha valore, competenze e dignità.”

Le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali continuano a seguire da vicino la vicenda, con l’obiettivo condiviso di trovare soluzioni positive per tutelare l’occupazione e il territorio feltrino.

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