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Bilancio annuale
06.12.2025 - 14:12
Foto di repertorio
La Relazione annuale del Cnel sui servizi pubblici 2025, diffusa lo scorso ottobre, offre un quadro aggiornato dell’operato della polizia locale in Italia. Il settore, inserito tra i principali servizi comunali, continua a espandere le proprie funzioni, con particolare attenzione alla sicurezza urbana e stradale. La spesa media nazionale resta stabile a 54,7 euro pro capite (dati 2022), un valore che però diminuisce in termini reali a causa dell’inflazione.
I dati mostrano un aumento dell’attività operativa: gli incidenti gestiti crescono dell’8%, le contravvenzioni raggiungono quota 540 ogni 1.000 abitanti, con un forte incremento dell’uso di strumenti automatici, mentre rimozioni dei veicoli, fermi e sequestri amministrativi registrano variazioni positive tra il 15% e il 16%. Un risultato che riflette una maggiore intensità dei controlli su tutto il territorio nazionale.
Nel settentrione i servizi di polizia locale presentano livelli generalmente elevati e consolidati. Le amministrazioni locali riescono a mantenere un equilibrio tra spesa e qualità dei servizi, garantendo un’ampia copertura delle attività e una costante presenza sul territorio. Il modello di gestione della polizia locale appare strutturato e caratterizzato da una buona capacità organizzativa. L’area mostra performance in linea con i migliori standard nazionali, pur con differenze tra grandi città e comuni più piccoli.
L'unica anomalia è proprio la nostra regione, il Veneto. L’indice di livello dei servizi si attesta a 3,4 punti, evidenziando un arretramento che avvicina progressivamente il territorio ai valori medi del Mezzogiorno. Questo calo emerge nonostante una spesa pubblica che rimane comparabile agli anni precedenti e in un contesto nazionale caratterizzato da un generale incremento delle attività svolte dalla polizia locale. La tendenza veneta rappresenta dunque un elemento di discontinuità, su cui potrebbe essere necessario riflettere in sede amministrativa.
Nel Sud il rapporto conferma la presenza di livelli di servizio mediamente inferiori. Le attività risultano meno intense rispetto al resto del Paese, salvo casi specifici legati all’applicazione delle sanzioni non supportate da strumenti automatici. La spesa più contenuta riflette spesso strutture operative meno articolate.
Infine, nelle iIsole, il quadro presenta valori variabili, con una forte dipendenza dalla dimensione dei comuni e dalle disponibilità di bilancio. L’eterogeneità è la caratteristica prevalente, con territori che esprimono livelli di servizio molto diversi tra loro.
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