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Cultura e diritti
09.12.2025 - 12:20
Si è aperto oggi nell’Aula Baratto della sede centrale di Ca’ Foscari il congresso internazionale “Immigrazione italiana nel Sudamerica: un bilancio storiografico e nuove prospettive di ricerca”, organizzato dall’Università veneziana insieme ad altre realtà accademiche del Veneto. L’evento, in programma fino all’11 dicembre, mette sotto la lente storia, economia, demografia e sociologia legate alla presenza veneta in Sudamerica.
A salutare i partecipanti anche Sr. Marcelo Martín Giusto, Ambasciatore dell’Argentina in Italia, il Console Generale argentino a Milano, Manrique Lucio Altavista, e la Rettrice Tiziana Lippiello.
L’apertura del congresso è stata dedicata ad Alberto Trentini, laureato a Ca’ Foscari in Storia contemporanea nel 2004 e detenuto da oltre un anno in Venezuela. In collegamento video è intervenuto Beppe Giulietti, coordinatore di Articolo 21, che segue la vicenda insieme alla famiglia Trentini.
Per ribadire il sostegno all’appello per la sua liberazione, l’Ateneo ha affisso sul Canal Grande uno striscione con la scritta “Alberto Trentini libero”. La Rettrice Lippiello ha ricordato l’impegno internazionale di Trentini, impegnato in progetti di cooperazione e sostegno a persone in difficoltà, sottolineando l’orgoglio dell’università per la sua dedizione alla solidarietà e ai diritti umani.
Immigrazione veneta in Sudamerica
Il congresso è anche l’occasione per fare il punto sulla presenza veneta in America Latina. Tra Brasile e Argentina vivono oggi circa 60 milioni di discendenti di italiani, con un quarto proveniente dal Veneto. Storicamente, tra il 1870 e il 1970, circa 4,5 milioni di italiani emigrarono in questi paesi, e oggi Argentina e Brasile ospitano rispettivamente 987 mila e 671 mila iscritti all’Aire.
Secondo il prof. Luis Beneduzi, promotore del convegno, le comunità venete hanno creato un ponte culturale tra le due sponde dell’Atlantico, con associazioni e circoli che mantengono vive le tradizioni e la memoria storica. “Più che guardare al passato, occorre costruire legami futuri basati su esperienze condivise e progetti economici e sociali congiunti”, ha detto Beneduzi. Lo storico Alessandro Casellato ha aggiunto: “Questa storia di 150 anni mostra andate e ritorni tra Italia e America Latina, creando identità complesse che collegano le due terre, oggi come ieri”.
Mostra a Ca’ Foscari Zattere
Parallelamente al congresso, dal 10 al 24 dicembre, è visitabile la mostra fotografica “150 anni dell’immigrazione veneta nel Rio Grande do Sul” a Ca’ Foscari Zattere. L’esposizione ripercorre momenti chiave della presenza italiana nel sud del Brasile, dalle prime commemorazioni del 1925 alla costruzione della comunità italo-brasiliana nel 1975, passando per la diffusione della lingua e della cultura veneta nella diaspora.
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