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Economia locale
10.12.2025 - 16:38
Foto delle bancarelle di Natale
Il Natale 2025 in Polesine muoverà circa 109 milioni di euro, con le famiglie della provincia di Rovigo che destineranno 68 milioni ad alimentari e bevande e 41 milioni ad altri prodotti e servizi legati alle festività. Lo rivela il rapporto annuale dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che sottolinea come il Polesine sia tra i territori veneti con la più alta concentrazione di imprese artigiane e tra le prime in Italia per i settori che tradizionalmente alimentano i consumi natalizi.
In questo contesto, Confartigianato Polesine rilancia la campagna “Acquistiamo locale”, promuovendo scelte che premiano il lavoro artigiano, l’economia circolare e la fiducia tra cittadini e imprenditori. «Scegliere artigiano significa sostenere il Polesine e la sua economia, riconoscendo la qualità delle competenze locali – spiega Marco Campion, presidente di Confartigianato Polesine –. A Natale, ogni acquisto locale diventa un investimento sulla comunità e sul nostro tessuto produttivo. Un regalo artigianale è unico, sostenibile e frutto di eccellenze locali».
Tra i settori più richiesti in questo periodo c’è l’alimentare, al centro anche della discussione odierna a Nuova Delhi per la candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. «Promuovere prodotti locali e tipici, rafforzando il legame tra agricoltura e trasformazione artigiana, è fondamentale per l’economia del Polesine – aggiunge Campion –. Servono sinergie tra scuole, comunicazione e turismo per valorizzare il nostro territorio anche fuori provincia».
A livello nazionale, la spesa natalizia raggiunge 26,6 miliardi di euro, con un aumento del 28,8% rispetto alla media mensile. In Veneto, il totale sale a 2,267 miliardi, posizionando la regione al terzo posto dopo Lombardia e Lazio. Nel Polesine, il 40,2% degli addetti artigiani lavora in settori legati al Natale, tra cui alimentare, ristorazione, legno e arredo, moda, gioielleria, cosmetica e oggettistica, collocando la provincia tra le prime dieci in Italia per specializzazione produttiva.
Nonostante la popolazione contenuta, la provincia di Rovigo compete con grandi territori come Vicenza e supera altre province venete più popolose, come Padova, Treviso, Verona e Venezia, per incidenza di lavoro artigiano nel periodo natalizio. Un vero “triangolo dell’artigianato natalizio” insieme a Belluno e Vicenza, dove microimprese e filiere locali puntano su qualità e personalizzazione.
Il sistema produttivo legato al Natale in provincia comprende 1.529 imprese e 5.210 addetti, operanti in 47 settori diversi. L’export agroalimentare registra 114,5 milioni di euro nell’ultimo anno, confermando il ruolo strategico di prodotti locali e a chilometro zero. In Italia, 12,1 milioni di consumatori scelgono prodotti vicini e sostenibili, una tendenza che rafforza il valore culturale ed economico dell’artigianato polesano.
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