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Imprese Veneto
11.12.2025 - 09:35
Foto di repertorio
La nuova legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione e alla redditività d’impresa (n. 76/2025), entrata in vigore solo pochi mesi fa, promette di trasformare il rapporto tra lavoratori e imprese. Filca Cisl Veneto, categoria dei settori delle costruzioni e del legno, ha voluto sondare le reali possibilità di applicazione della norma nel territorio regionale, presentando stamattina a Quinto di Treviso uno studio preliminare realizzato da Fondazione Corazzin, il centro studi del sindacato.
All’incontro hanno partecipato circa 200 delegati sindacali, che hanno potuto analizzare in anteprima i dati relativi all’articolo 5 della legge, dedicato alla “Distribuzione degli utili”. Secondo la proiezione, il 37% delle imprese venete della filiera edile e del legno con bilanci positivi potrebbe redistribuire ai propri dipendenti oltre 2.500 euro l’anno, mentre il 30% potrebbe garantire tra 1.000 e 2.499 euro, e il 33% fino a 1.000 euro annui.
«La partecipazione reale è la vera leva del progresso», ha sottolineato Marco Potente, segretario generale di Filca Cisl Veneto. «Garantisce salari più alti, imprese più solide e maggiore sicurezza sul lavoro, trasformando il conflitto in collaborazione e la ricchezza prodotta in giustizia sociale».
Lo studio si è concentrato su 1.237 imprese venete con almeno 15 dipendenti, analizzando il margine operativo lordo come indicatore di solidità e potenziale redistribuibile agli addetti. L’obiettivo è fornire uno strumento concreto ai sindacati per avviare contrattazioni mirate con le imprese, introducendo la partecipazione economica in modo strutturato e sostenibile.
Ottavio De Luca, segretario generale di Filca Cisl nazionale, ha evidenziato come la partecipazione non sia solo economica, ma anche gestionale e organizzativa. «Coinvolgere i lavoratori nelle scelte aziendali significa valorizzare competenze, migliorare l’organizzazione e rendere protagonisti coloro che conoscono il lavoro meglio di chiunque altro».
Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, ha aggiunto: «Si tratta di realizzare un principio costituzionale fondamentale, affermando l’impresa come soggetto sociale in cui i lavoratori contribuiscono attivamente alla creazione di ricchezza, in modo sostenibile e responsabile».
Oltre alla distribuzione degli utili, la legge prevede forme di partecipazione gestionale, organizzativa e consultiva, con l’ingresso dei lavoratori nei processi decisionali strategici e l’istituzione di commissioni paritetiche per migliorare prodotti, processi e condizioni di lavoro.
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