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Salute e ricerca

Finanziamento da oltre un milione di euro allo IOV per studiare la resistenza alle terapie del tumore al seno

Il progetto della ricercatrice Anna Tosi, unica eccellenza veneta nel bando nazionale di Biologia Integrata, utilizzerà tecnologie di profilazione spaziale per approfondire le recidive del carcinoma mammario

La ricercatrice Anna Tosi dello IOV

La ricercatrice Anna Tosi dello IOV

L’Istituto Oncologico Veneto di Padova ha ottenuto oltre un milione di euro dal Fondo per la Scienza per sostenere un progetto dedicato allo studio dei meccanismi di resistenza alle terapie nel cancro al seno triplo negativo, una delle forme più aggressive di carcinoma mammario.

Il lavoro, guidato dalla ricercatrice Anna Tosi, ha ricevuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca un punteggio di eccellenza pari a 41,5, posizionandosi tra le migliori proposte valutate secondo i criteri dello European Research Council. Nella categoria LS2, il progetto figura accanto a soli altri tre centri nazionali – Bologna, Torino e Palermo – ed è l’unica iniziativa veneta premiata nella Biologia Integrata.

Il finanziamento, pari a 1.037.124,70 euro, consentirà di applicare tecnologie di profilazione spaziale di ultima generazione per analizzare in profondità il microambiente tumorale. L’obiettivo è comprendere perché alcune pazienti, anche in stadi iniziali, vadano incontro a recidive inattese, aprendo così la strada a terapie più mirate e personalizzate.

“Questo risultato rappresenta un traguardo di grande valore per tutto lo IOV e per la sanità veneta”, afferma il commissario dell’Istituto Oncologico Veneto, Francesco Benazzi. “Il finanziamento ottenuto dalla Dott.ssa Tosi conferma la capacità del nostro Istituto di attrarre risorse altamente competitive e di promuovere una ricerca che guarda al futuro, innovativa e centrata sui bisogni dei pazienti. Investire in progetti come questo significa rafforzare la nostra missione: offrire cure sempre più efficaci e personalizzate, costruite sulla conoscenza scientifica d’eccellenza”.

Il carcinoma mammario triplo negativo, caratterizzato da un elevato rischio di recidiva e da opzioni terapeutiche limitate, rappresenta una delle principali sfide oncologiche attuali. La nuova ricerca punta a delinearne con precisione il “paesaggio” biologico, offrendo basi solide per strategie cliniche più avanzate.

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