A Belluno e Pieve di Cadore due eventi per riflettere su violenza, disuguaglianze e autonomia femminile

Giovedì 18 dicembre 2025 incontri e dibattiti con esperte e professioniste per sensibilizzare studenti, cittadini e istituzioni sui legami tra economia, relazioni domestiche e prevenzione della violenza

Adamo Chiesa

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12.12.2025 - 14:13

La locandina dell'evento

Il tema della violenza di genere e della parità tra uomini e donne sarà al centro di un doppio evento in programma giovedì 18 dicembre a Belluno e Pieve di Cadore. La giornata, promossa dalla Consigliera Provinciale di Parità Flavia Monego e dal Tavolo “Direzione strategica Welfare Territoriale e Parità di genere”, punta a far emergere dati, esperienze e strumenti concreti per prevenire abusi e favorire l’autonomia economica delle donne. L’iniziativa è finanziata dalla Regione del Veneto nell’ambito del progetto “50&50 – Donne e uomini verso un futuro alla pari”. Secondo i dati riportati nel libro Il costo della virilità, gli uomini rappresentano oltre l’82% dei 500mila autori di reato registrati in un anno, con percentuali ancora più alte per stupri, incidenti mortali, abusi su minori e pornografia infantile. Sul fronte locale, il Centro Antiviolenza Belluno-DONNA evidenzia come la violenza colpisca prevalentemente donne tra i 30 e i 59 anni, spesso con figli e impegnate nel lavoro, e sia commessa nel 76% dei casi dal partner o ex partner. La mattina l’appuntamento sarà a Pieve di Cadore, alla Magnifica Comunità del Cadore, con l’incontro-dibattito “Voci che contano” rivolto a studenti, amministratori e cittadini. Interverranno Azzurra Rinaldi, economista e divulgatrice, e Patrizia Garengo, professoressa dell’Università di Padova, introdotte dal presidente dell’IPA Cadore Renzo Bortolot e dalla Consigliera Provinciale di Parità Flavia Monego. La serata si sposterà a Belluno, al Teatro Dino Buzzati, dove la giornalista Michela Canova guiderà un dialogo tra tre professioniste: Rinaldi, Garengo e Francesca Quaglia, psicologa e responsabile del Centro antiviolenza Belluno Donna, che porterà l’esperienza diretta dei servizi sul territorio e parlerà delle cosiddette “micro violenze” quotidiane. A concludere l’appuntamento, lo spettacolo teatrale Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione di Raffaella Lucia Mariani, che racconta pressioni culturali e aspettative sociali legate a dipendenze e ricatti economici. “La riduzione del divario di genere non è un compito per pochi – sottolinea Flavia Monego – serve l’impegno congiunto di istituzioni, lavoratori, aziende e cittadini. Investire in strumenti di conciliazione, welfare e percorsi educativi significa rendere l’autonomia finanziaria un diritto reale e costruire un territorio più libero e giusto.” La partecipazione agli eventi è gratuita, ma i posti sono limitati. Prenotazioni su Eventbrite al link Ilcostodellavirilita.eventbrite.com.

Secondo i dati riportati nel libro Il costo della virilità, gli uomini rappresentano oltre l’82% dei 500mila autori di reato registrati in un anno, con percentuali ancora più alte per stupri, incidenti mortali, abusi su minori e pornografia infantile. Sul fronte locale, il Centro Antiviolenza Belluno-DONNA evidenzia come la violenza colpisca prevalentemente donne tra i 30 e i 59 anni, spesso con figli e impegnate nel lavoro, e sia commessa nel 76% dei casi dal partner o ex partner.

La mattina l’appuntamento sarà a Pieve di Cadore, alla Magnifica Comunità del Cadore, con l’incontro-dibattito “Voci che contano” rivolto a studenti, amministratori e cittadini. Interverranno Azzurra Rinaldi, economista e divulgatrice, e Patrizia Garengo, professoressa dell’Università di Padova, introdotte dal presidente dell’IPA Cadore Renzo Bortolot e dalla Consigliera Provinciale di Parità Flavia Monego.

La serata si sposterà a Belluno, al Teatro Dino Buzzati, dove la giornalista Michela Canova guiderà un dialogo tra tre professioniste: Rinaldi, Garengo e Francesca Quaglia, psicologa e responsabile del Centro antiviolenza Belluno Donna, che porterà l’esperienza diretta dei servizi sul territorio e parlerà delle cosiddette “micro violenze” quotidiane. A concludere l’appuntamento, lo spettacolo teatrale Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione di Raffaella Lucia Mariani, che racconta pressioni culturali e aspettative sociali legate a dipendenze e ricatti economici.

“La riduzione del divario di genere non è un compito per pochi – sottolinea Flavia Monego – serve l’impegno congiunto di istituzioni, lavoratori, aziende e cittadini. Investire in strumenti di conciliazione, welfare e percorsi educativi significa rendere l’autonomia finanziaria un diritto reale e costruire un territorio più libero e giusto.”