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Salute
12.12.2025 - 16:00
foto di repertorio
È tornato alla vita di tutti i giorni il 70enne ligure sottoposto a un delicatissimo intervento all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona per la rimozione di un carcinoma timico particolarmente aggressivo. L’uomo, dopo tre cicli di chemioterapia senza risultati e una diagnosi iniziale di “non operabilità”, è stato operato a fine 2024 e ha superato con successo anche l’ultimo controllo effettuato nell’autunno 2025: oggi è considerato clinicamente guarito.
Il timoma è un tumore raro che si sviluppa dietro lo sterno e può crescere in modo silente fino a comprimere o invadere organi vitali. Nel caso del paziente genovese, la massa aveva raggiunto dimensioni tali da comprimere il cuore, aderire all’aorta e coinvolgere la vena cava superiore, oltre ad avvicinarsi pericolosamente ai nervi che controllano il diaframma, cruciali per la respirazione.
Nonostante la complessità del quadro clinico, la chirurgia rappresentava l’unica possibilità di guarigione.
Per affrontare un caso così delicato, l’équipe guidata dal dottor Maurizio Infante, direttore della Chirurgia Toracica, ha utilizzato un software avanzato capace di creare una ricostruzione tridimensionale del tumore e degli organi circostanti.
L’operazione è stata eseguita in circolazione extracorporea, grazie alla collaborazione del cardiochirurgo Daniele Linardi, riducendo i rischi legati all’accesso estremamente complesso.
Dopo ore di lavoro in sala operatoria, i chirurghi sono riusciti a:
rimuovere la massa dall’aorta e dai suoi principali rami;
sostituire la vena cava superiore;
preservare il nervo diaframmatico, evitando danni alla respirazione.
Il risultato è stato un successo pieno, con un decorso post-operatorio sorprendentemente rapido.
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