Sciopero generale contro la legge di bilancio: alta partecipazione anche a Verona

La Cgil denuncia l’insufficienza delle misure del Governo e propone un contributo straordinario dai grandi patrimoni

Stefano Gabbiano

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12.12.2025 - 18:05

Sciopero generale contro la legge di bilancio: alta partecipazione anche a Verona

Foto di repertorio

Forte adesione allo sciopero generale in provincia di Verona contro l’ultima legge di bilancio. Secondo i dati diffusi dalle categorie sindacali, lavoratrici e lavoratori hanno partecipato in massa, mostrando una grande consapevolezza rispetto alle proprie esigenze e alle rivendicazioni della Cgil.  Il sindacato critica duramente la legge di bilancio, definita “gravemente insufficiente” e incapace di rispondere concretamente ai bisogni di lavoratori, pensionati, giovani e donne. Negli ultimi anni, evidenzia la Cgil, il potere d’acquisto della maggior parte della forza lavoro è stato eroso dall’inflazione e da misure governative inefficaci, mentre precarietà e sotto-occupazione sono ormai all’ordine del giorno.  A peggiorare la situazione, la carenza di investimenti nei servizi pubblici e nello stato sociale costringe i cittadini a rivolgersi sempre più al mercato privato per bisogni essenziali come salute, assistenza agli anziani o copertura in caso di infortunio, aumentando così le disuguaglianze. La Cgil propone un intervento straordinario di riequilibrio economico: un contributo di solidarietà sui grandi patrimoni, che secondo il sindacato potrebbe recuperare 26 miliardi di euro, la stessa cifra persa da lavoratori e pensionati negli ultimi tre anni a causa dell’inflazione e dell’inefficacia degli interventi governativi.

Forte adesione allo sciopero generale in provincia di Verona contro l’ultima legge di bilancio. Secondo i dati diffusi dalle categorie sindacali, lavoratrici e lavoratori hanno partecipato in massa, mostrando una grande consapevolezza rispetto alle proprie esigenze e alle rivendicazioni della Cgil.

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Il sindacato critica duramente la legge di bilancio, definita “gravemente insufficiente” e incapace di rispondere concretamente ai bisogni di lavoratori, pensionati, giovani e donne. Negli ultimi anni, evidenzia la Cgil, il potere d’acquisto della maggior parte della forza lavoro è stato eroso dall’inflazione e da misure governative inefficaci, mentre precarietà e sotto-occupazione sono ormai all’ordine del giorno.

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A peggiorare la situazione, la carenza di investimenti nei servizi pubblici e nello stato sociale costringe i cittadini a rivolgersi sempre più al mercato privato per bisogni essenziali come salute, assistenza agli anziani o copertura in caso di infortunio, aumentando così le disuguaglianze.

La Cgil propone un intervento straordinario di riequilibrio economico: un contributo di solidarietà sui grandi patrimoni, che secondo il sindacato potrebbe recuperare 26 miliardi di euro, la stessa cifra persa da lavoratori e pensionati negli ultimi tre anni a causa dell’inflazione e dell’inefficacia degli interventi governativi.