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13.12.2025 - 10:18
Foto di repertorio
Nel giorno che ne segnò la nascita, la Chiesa di Padova apre ufficialmente il cammino verso gli altari di don Giovanni Nervo. Sabato 13 dicembre 2025, alle ore 11, nella basilica Cattedrale, si terrà la prima sessione pubblica dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione e canonizzazione del sacerdote che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della carità organizzata in Italia.
La celebrazione, presieduta dal vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla, rappresenta l’avvio solenne di un percorso atteso e condiviso, reso possibile dopo il parere favorevole della Conferenza episcopale Triveneto e del Dicastero delle Cause dei Santi. Un cammino che nasce dalla convinzione, maturata negli anni dopo la sua morte, che don Giovanni Nervo sia stato un testimone autentico del Vangelo, un prete capace di coniugare fede, giustizia sociale e amore concreto per i più fragili.
La mattinata si aprirà con un’introduzione a cura di mons. Tiziano Vanzetto, responsabile diocesano per le Cause dei santi, seguita da un momento di preghiera e dalla riflessione del vescovo Cipolla. Quindi prenderanno la parola il postulatore della causa, il diacono Francesco Armenti, e il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, per delineare il profilo umano e spirituale di don Nervo. Cuore dell’evento sarà l’apertura dell’inchiesta diocesana, con la nomina e il giuramento dei membri del tribunale incaricato di raccogliere testimonianze e documentazione.
La celebrazione si concluderà con l’intervento del presidente della Fondazione Emanuela Zancan, Tiziano Vecchiato, e con la preghiera ufficiale per chiedere la beatificazione del Servo di Dio. Nell’occasione saranno presentati anche una nuova pubblicazione dedicata a don Nervo e il sito internet della causa.
Nato il 13 dicembre 1918 in una famiglia povera e segnata dall’esperienza della guerra, ordinato sacerdote nel 1941, don Giovanni Nervo ha attraversato da protagonista alcune delle stagioni più complesse del Novecento italiano. Dalla Resistenza all’impegno nel mondo del lavoro, dall’educazione dei giovani alla formazione degli assistenti sociali, fino alla fondazione e alla guida della Caritas Italiana, di cui fu il primo presidente. La sua intuizione più profonda fu quella di una carità non ridotta a semplice assistenza, ma vissuta come dimensione costitutiva della vita cristiana, con una forte valenza educativa e sociale.
Fondatore e anima della Fondazione Emanuela Zancan, instancabile studioso e divulgatore, don Nervo ha dedicato l’intera esistenza a dare voce agli ultimi, ponendo sempre al centro la dignità della persona. Un’eredità che la Chiesa di Padova ora affida al discernimento ufficiale, aprendo un percorso che guarda non solo alla santità di un uomo, ma alla forza profetica della carità vissuta come responsabilità condivisa.
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