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16.12.2025 - 09:26
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L’occupazione a ottobre 2025 in Italia segna un incremento reale: 24 milioni di occupati, 224 mila in più rispetto allo stesso mese del 2024. A commentare i dati è Luca Scalabrin, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia.
«I numeri positivi non raccontano tutta la storia – ha spiegato Scalabrin – il vero problema è il calo demografico e il cambiamento profondo del lavoro». Negli ultimi dieci anni l’Italia ha perso 1,4 milioni di abitanti, mentre la popolazione over 65 è cresciuta dal 18,1% del 2000 al 24,7% di oggi, con previsioni al 35% entro il 2045. Anche i centenari aumentano: dagli appena 594 nel 1960 ai 23.500 attuali.
Questi mutamenti incidono sul mercato del lavoro, creando un disallineamento generazionale: nei prossimi quattro anni la Generazione Z costituirà circa il 30% della forza lavoro, portando nuove esigenze su qualità della vita, welfare e condivisione dei valori aziendali. «La carenza di manodopera qualificata e la difficoltà a coprire turni tradizionali sono già evidenti in settori come trasporto pubblico e turismo», ha aggiunto Scalabrin.
Altro nodo è la crescente complessità normativa: «Le norme spesso scaricano sulle imprese e sugli studi professionali oneri organizzativi rilevanti senza supporto adeguato», ha sottolineato il presidente.
Scalabrin ha infine rivolto un messaggio ai colleghi consulenti: «Il nostro ruolo resta centrale, ma dobbiamo evolvere come l’aragosta che cambia il proprio carapace: innovare modelli di lavoro e servizi, investire nei giovani e ritrovare la passione per la professione».
«Il lavoro non è più solo un contratto – ha concluso – ma un progetto di vita. Dobbiamo essere pronti ad accompagnare questa trasformazione».
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