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Fondo di solidarietà a Venezia: aperto il bando per sostenere le associazioni

Oltre 350mila euro disponibili per progetti sociali mirati a rafforzare coesione e inclusione

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Foto di repertorio

È stato pubblicato oggi sul sito del Comune di Venezia il bando pubblico per l’assegnazione di contributi alle associazioni impegnate in iniziative sociali sul territorio. L’iniziativa è finanziata tramite il fondo di solidarietà, costituito con l’indennità di funzione del sindaco Luigi Brugnaro, e conta su una dotazione di oltre 350mila euro.

L’obiettivo del bando è sostenere e valorizzare le azioni messe in campo dalle associazioni e dagli enti di volontariato che operano nei diversi ambiti della vita cittadina: dalla assistenza socio-sanitaria e educativa, allo sport e al tempo libero, fino alla tutela degli animali e all’animazione territoriale.

Per partecipare, le associazioni devono registrarsi al Portale dell’Associazionismo del Comune di Venezia almeno cinque giorni prima della scadenza del bando. Ogni progetto dovrà concentrarsi sull’acquisizione di risorse necessarie alla realizzazione di attività coerenti con l’obiettivo di rafforzare o migliorare le competenze e le iniziative dell’associazione stessa.

I contributi possono coprire spese di investimento per l’acquisto di mezzi e attrezzature, la manutenzione di immobili funzionali all’attività o altri interventi pertinenti, con un finanziamento massimo di 15mila euro. Le associazioni dovranno coprire almeno il 30% del costo complessivo dell’iniziativa.

«Negli anni passati molte realtà locali hanno beneficiato di questo fondo – spiega l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – consentendo l’acquisto di mezzi per il trasporto di persone con disabilità, l’installazione di nuovi macchinari o l’avvio di progetti innovativi. Ci sono stati interventi di riqualificazione di spazi, acquisto di attrezzature specifiche e creazione di percorsi inclusivi. Il valore aggiunto è che ogni contributo è calibrato sulle esigenze reali delle associazioni, rafforzando così la rete solidale cittadina e aiutando concretamente le fasce più vulnerabili della popolazione».

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