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Incidenti stradali in Veneto nel 2024: 12.864 sinistri e 269 vittime

Il report Istat mostra un calo delle morti rispetto al 2023

Incidenti stradali in Veneto nel 2024: 12.864 sinistri e 269 vittime

Foto di repertorio

Nel 2024, il Veneto ha registrato un totale di 12.864 incidenti stradali, che hanno provocato la morte di 269 persone e il ferimento di 17.221. Questi dati, diffusi dall'Istat, segnano una flessione significativa nel numero delle vittime rispetto all'anno precedente, con un calo del 12,9%, una percentuale più alta rispetto alla media nazionale (-0,3%).

Nonostante la riduzione delle vittime, gli incidenti sono aumentati dello 0,7% rispetto al 2023, e i feriti sono cresciuti dell'1,3%. Tuttavia, questi incrementi sono contenuti rispetto all'andamento su scala nazionale. A livello più ampio, rispetto al 2010, la mortalità stradale è calata in modo sostanziale in Veneto (-32,1%), con una riduzione anche a livello nazionale (-26,3%).

L'indice di lesività, che misura il numero di feriti ogni 100 incidenti, è leggermente aumentato, passando da 133 a 133,9, ma entrambi gli altri indici, quello di gravità (rapporto tra i decessi e il totale di morti e feriti) e quello di mortalità, sono diminuiti. Il tasso di mortalità, ad esempio, è sceso da 2,4 a 2,1 decessi ogni 100 incidenti.

Zone critiche e periodi di rischio L'incidentalità è particolarmente elevata lungo le arterie autostradali e statali principali. L'autostrada A4, la statale 309 Romea e la 14 della Venezia Giulia sono tra le strade più pericolose, con l'autostrada A4 che ha visto 250 incidenti, 11 vittime e 466 feriti. Ma sono anche le strade come la SS12 del Brennero a destare preoccupazione, dove gli indici di mortalità e gravità sono tra i più alti.

In generale, gli incidenti sono più frequenti durante i mesi estivi, con il periodo maggio-settembre che ha visto il 45,8% degli incidenti annuali, e luglio e giugno i mesi più critici. Questi dati suggeriscono un aumento della sinistrosità in concomitanza con le vacanze, quando i flussi di traffico e spostamenti sono maggiori.

Orari e giorni di maggiore rischio La fascia oraria tra le 8:00 e le 21:00 ha visto la maggior parte degli incidenti (79,2%), ma i dati sono allarmanti nelle ore notturne: tra mezzanotte e l’una, si sono registrati 9,9 morti ogni 100 incidenti, mentre tra le 2:00 e le 3:00 il tasso sale a 6,2 morti ogni 100 incidenti, valori molto superiori alla media giornaliera.

Inoltre, il venerdì e il sabato sono i giorni in cui si concentrano la maggior parte degli incidenti notturni, rappresentando il 45,2% degli incidenti e quasi la metà delle vittime e dei feriti.

Geografia dell'incidentalità Il 43% degli incidenti si concentra nei poli urbani, ma considerando anche le aree periferiche, il dato sale al 92,3%. Gli incidenti nelle aree interne, più lontane dai centri urbani e dai servizi essenziali, rappresentano solo il 7,7% del totale, ma anche qui si osserva una diminuzione delle vittime rispetto al 2023: -13,4% nelle aree centrali e -9,4% nelle aree interne.

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