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Riviera del Brenta, allarme panifici: pochi giovani scelgono la professione

Denis Riatto (Artigiani): “Se il ricambio generazionale non arriva, molti panifici rischiano la chiusura definitiva”

Riviera del Brenta, allarme panifici: pochi giovani scelgono la professione

Foto di repertorio

Sempre meno giovani sono attratti dal lavoro in panificio, nonostante le grandi soddisfazioni che può offrire. A lanciare l’allarme è Denis Riatto, capo categoria Panificatori e Pasticceri dell’associazione Artigiani Piccola e Media Impresa della Riviera del Brenta. Titolare di una nota attività ad Oriago di Mira, Riatto rappresenta circa cinquanta aziende del territorio, tra panifici, pasticcerie e gelaterie, prevalentemente a conduzione familiare, con oltre un centinaio di lavoratori complessivi.

“Il problema principale – spiega Riatto – è il ricambio generazionale. I giovani escono dalle scuole che formano fornai e panificatori, ma spesso non continuano nella professione: è un lavoro duro, che richiede sacrifici, a partire dagli orari. Ci si alza alle 3 del mattino, ma resta un mestiere che dà grandi soddisfazioni, soprattutto se artigianale. In molti casi i figli non proseguono l’attività dei padri. Una possibile soluzione potrebbe arrivare dall’impiego di personale o artigiani stranieri.”

Nonostante le difficoltà occupazionali, il periodo natalizio ha registrato un buon andamento delle vendite di panettoni, focacce e dolci tipici. “Quest’anno – precisa Riatto – le vendite sono aumentate di circa il 5% rispetto al 2024. Le richieste provengono sia da aziende e ristoranti per omaggi a clienti e dipendenti, sia da famiglie per i regali di Natale. Il trend positivo dovrebbe continuare fino all’Epifania.”

I panifici del comprensorio producono mediamente 3,5 quintali di panettoni artigianali per attività (oltre 350 panettoni da un chilo ciascuno). “La produzione è leggermente cresciuta rispetto all’anno scorso e i prezzi sono rimasti stabili, fortunatamente anche per le materie prime, che dopo gli aumenti degli anni scorsi si sono stabilizzate”, conclude Riatto.

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