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Festività
21.12.2025 - 14:10
Foto di repertorio
Il Veneto si prepara a vivere un Natale all’insegna dei consumi, con una spesa complessiva stimata in 2,267 miliardi di euro, pari all’8,5% del totale nazionale. A dirlo sono i dati dell’Ufficio studi di Confartigianato, che evidenziano come il periodo delle feste rappresenti un momento chiave per il mercato, dove l’artigianato gioca un ruolo centrale in termini di qualità, personalizzazione e identità territoriale.
La parte più consistente del budget – 1,423 miliardi – è destinata a cibi e bevande, cuore della tavola delle feste, mentre i restanti 844 milioni confluiscono in regali e altri acquisti tipici del periodo, come moda, benessere, oggettistica, libri, giochi e arredamento. Il picco dei consumi a dicembre è evidente: le vendite al dettaglio segnano un incremento del 28,8% rispetto alla media mensile del triennio 2022-2024, con i soli alimentari che rappresentano il 10,5% del totale annuo.
Il Veneto si conferma una delle regioni con la maggiore presenza artigiana nei settori natalizi: il 37% degli addetti opera in attività legate alle festività, contro il 33,6% della media nazionale. In numeri, si tratta di 30.653 imprese artigiane e 107.699 addetti attivi in settori come food, moda, benessere, legno-arredo, fotografia e manifattura artistica. Tra le province, Padova guida la classifica con 427 milioni di euro di spesa, seguita da Venezia (400 milioni) e Treviso (392 milioni).
Il cibo resta il vero motore del Natale veneto. Il comparto alimentare, bevande e ristorazione conta 64.365 imprese artigiane in Italia, con una significativa quota veneta che genera 3,9 miliardi di fatturato, pari al 12,2% del totale nazionale. Solo a dicembre, la spesa regionale in cibo e bevande raggiunge 1,423 miliardi di euro. Il settore registra anche performance positive all’estero: nei primi sei mesi del 2025, le esportazioni di dolci veneti hanno toccato 1,2 miliardi di euro, mentre l’intero comparto alimentare e beverage segna una crescita del 5,2% nei primi otto mesi dell’anno, trainata dall’alimentare (+6,8%). L’export pesa per il 4,94% del PIL regionale, ben oltre la media italiana (3%).
Non solo cibo: anche i regali contribuiscono in maniera significativa ai consumi. Nel terzo trimestre del 2025, aumenti evidenti si registrano in profumeria e cura della persona (+4,5%), foto-ottica e strumenti musicali (+2%), cartoleria e libri (+1,9%), giochi e articoli sportivi (+1,1%) e arredamento/tessile artigianale (+0,7%). Dei 2,267 miliardi spesi a dicembre, 844 milioni sono destinati a regali e servizi non alimentari.
In questo contesto, Confartigianato promuove la campagna “Acquistiamo locale”, invitando i cittadini a sostenere le imprese del territorio. Secondo Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, “scegliere un prodotto artigiano significa mantenere valore sul territorio, sostenere lavoro qualificato, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare cultura e identità. Nel tempo dei doni, acquistare artigiano è un gesto piccolo ma potente, che regala autenticità e qualità duratura”.
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