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Formazione e sicurezza

Da semplici vigili a operatori completi, il Veneto investe nella formazione dei suoi agenti per affrontare ogni emergenza

A Mestre il convegno di chiusura del “Progetto regionale di formazione delle Polizie locali del Veneto” traccia un bilancio dell’attività del 2025 e prepara nuove strategie per il prossimo anno

Foto del convegno

Foto del convegno

Da controllori del traffico a operatori pronti a gestire ogni tipo di problema o emergenza: il ruolo degli agenti di Polizia locale in Veneto è cambiato profondamente negli ultimi anni. E per continuare su questa strada, serve una formazione continua e completa, che abbracci tutti gli aspetti del lavoro quotidiano.

Se i Comuni più grandi hanno più facilità a garantire corsi e aggiornamenti ai propri agenti, la sfida è più grande per le piccole realtà locali. Per questo, due anni fa è nato il “Progetto regionale di formazione delle Polizie locali del Veneto”, coordinato dal comando di Venezia.

Questa mattina all’M9 di Mestre si è svolto il convegno finale dell’anno formativo 2025, durante il quale è stato fatto un bilancio delle attività svolte e sono state presentate le linee guida per il 2026. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore comunale alla Sicurezza Elisabetta Pesce, il comandante generale della Polizia locale di Venezia Marco Agostini e rappresentanti di altre forze dell’ordine e dei Corpi locali coinvolti.

“La formazione è fondamentale, direi strategica, per ogni corpo di Polizia locale – ha sottolineato l’assessore Pesce – Solo operatori ben preparati possono affrontare in sicurezza situazioni complesse e potenzialmente pericolose, proteggendo se stessi e i cittadini. È positivo che il percorso di crescita professionale del nostro Corpo sia ormai allineato a quello degli altri Comuni veneti, garantendo servizi più professionali e uniformi.”

Il comandante Agostini ha ringraziato la Regione per il sostegno al progetto e lo staff che organizza i corsi. I numeri parlano chiaro: nel 2025 sono stati organizzati 174 corsi, rispetto ai 117 dell’anno precedente, coinvolgendo 184 comandi veneti contro i 124 del 2024 e formando 3.475 operatori, un aumento significativo rispetto ai 2.400 dell’anno precedente.

I corsi hanno coperto un’ampia gamma di temi: dalla normativa e burocrazia alle tecniche operative, dall’uso delle armi corte agli allarmi bomba, dalle patenti di servizio alla difesa personale, fino alla lotta alla pirateria e alla contraffazione, alla gestione dei traumi e al cerimoniale istituzionale e militare.

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