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Il dato
18.12.2025 - 09:00
Foto di repertorio
Oltre 46 mila interventi in dodici mesi: è il bilancio dell’attività dei Vigili del Fuoco del Veneto, che chiudono l’ultimo anno con numeri sostanzialmente stabili rispetto al 2024. Si tratta del primo anno di comando dell’ingegnera Cristina D'Angelo alla guida del Corpo per il Veneto e il Trentino-Alto Adige, un periodo caratterizzato da un impegno costante su tutto il territorio regionale.
Nel dettaglio, circa il 40% delle operazioni ha riguardato soccorsi e salvataggi di persone, mentre il 20% è stato dedicato a incendi e interventi per fughe di gas. Un ulteriore 10% degli interventi è legato a incidenti stradali, confermando il ruolo centrale dei Vigili del Fuoco anche nella gestione delle emergenze sulla rete viaria.
Alcune province registrano un lieve calo delle chiamate, in particolare Vicenza e Verona. In controtendenza, invece, il dato della provincia di Venezia, che con oltre 11.500 interventi concentra quasi un quarto dell’attività complessiva regionale. Un numero elevato che risente in modo significativo della presenza del mare, delle isole e del forte flusso turistico, soprattutto nei mesi estivi.
Resta però aperto il tema della carenza di personale: il Corpo soffre infatti di una scopertura stimata intorno al 20%. Una criticità che si fa sentire soprattutto in occasione di grandi eventi, come le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, per le quali è necessario ricorrere a rinforzi provenienti da altre regioni e a un ampio utilizzo di ore di straordinario su base volontaria.
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