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18.12.2025 - 11:12
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Si è svolto ieri pomeriggio a Mestre, presso la sede di Veneto Lavoro, l’atteso incontro tra sindacati, azienda e Regione per discutere del futuro dello stabilimento Hydro di Feltre e dei 150 lavoratori coinvolti, con la mediazione dei funzionari dell’Unità di crisi.

Durante le quattro ore di confronto, Stefano Bona, segretario generale della Fiom bellunese, ha presentato dati dettagliati sull’andamento economico e finanziario della multinazionale norvegese, elaborati dal Centro studi della Fiom nazionale, che dimostrano la solidità di Hydro e la crescita dei profitti distribuiti agli azionisti negli ultimi anni. La Fiom ha ribadito la propria contrarietà alla chiusura e ha denunciato la gestione aziendale ritenuta miope e finalizzata esclusivamente al mantenimento dei profitti.

Nonostante le evidenze fornite dai sindacati, l’azienda ha confermato l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Feltre, insieme ad altri quattro siti europei, rimanendo ferma sulla decisione presa.
L’unico risultato raggiunto dall’incontro è stato il rinvio a febbraio dell’apertura della procedura di chiusura e licenziamento collettivo, accompagnato dall’impegno dell’azienda a valutare, insieme ai vertici norvegesi, la possibile vendita del sito a un nuovo proprietario. Nel frattempo, i lavoratori continueranno a operare a pieno regime fino all’inizio del nuovo anno, quando sarà fissato il prossimo incontro.

“Di fronte alla rigidità dell’azienda e alla totale mancanza di rispetto verso i 150 lavoratori, non possiamo che esprimere la nostra indignazione – ha dichiarato Stefano Bona -. Crediamo che sia indispensabile aprire un tavolo al Mimit per discutere del futuro dello stabilimento e individuare possibili acquirenti, così da mantenere attivo il sito all’interno del tessuto produttivo feltrino e veneto, garantendo continuità lavorativa per il personale attuale”.
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