Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Stefani in Consiglio regionale rompe gli schemi e rilancia: via libera condiviso alla legge sui caregiver

Presentando il programma di governo a Venezia, il presidente propone di approvare entro sei mesi una norma già depositata dall’opposizione: «Conta dare risposte concrete alle famiglie venete»

Consiglio regionale del Veneto

Consiglio regionale del Veneto

Un cambio di passo inatteso ha segnato l’intervento del presidente della Regione Alberto Stefani ieri in Consiglio regionale, a Venezia, durante la presentazione del programma di governo per la prossima legislatura. Al centro del discorso giovani, anziani e famiglie, ma soprattutto una proposta politica che ha spiazzato l’aula: lavorare insieme, maggioranza e opposizione, per approvare in tempi rapidi la legge a sostegno dei caregiver.

«Oggi vorrei cambiare il protocollo – ha detto Stefani – invece di presentare una nuova proposta, voglio partire da una legge dell’opposizione già sul tavolo, quella sui caregiver, ripresentata proprio oggi». L’obiettivo è chiaro: approvarla entro sei mesi, partendo dal testo esistente e migliorandolo dove necessario. «Non mi interessa che ci sia il mio nome davanti – ha aggiunto – quello che conta è che i risultati arrivino su tutto il territorio veneto. Non serve una firma per un titolo di giornale, serve qualcosa che resti per il Veneto e per i veneti».

Il discorso del presidente ha toccato molti dei temi che, secondo Stefani, devono guidare la Regione nei prossimi decenni. In primo piano i giovani e gli adolescenti, alle prese con un disagio sempre più evidente. «Il loro malessere deve essere centrale nell’agenda politica», ha sottolineato, parlando di sostegno allo studio, di un legame più stretto con le imprese e di politiche abitative pensate davvero per le nuove generazioni. Non a caso, ha ricordato, è stato nominato un consigliere delegato specificamente a questi temi.

Ampio spazio anche agli anziani, in una regione che invecchia rapidamente. Stefani ha parlato di programmi per restare attivi il più a lungo possibile, di strutture adeguate e di città più accessibili per chi non è autosufficiente. «Dobbiamo immaginare un Veneto che si prenda cura di tutti», ha detto, chiamando in causa Comuni e mondo del volontariato.

Non è mancato il riferimento all’autonomia, vista come uno strumento per avvicinare le decisioni ai territori, e allo sviluppo sostenibile, dalla rigenerazione delle città alla mobilità meno inquinante.

Sul fronte della sanità, l’indicazione è di rafforzare i servizi di prossimità. «Il paziente va messo al centro, insieme alla sua famiglia e alla sua casa», ha spiegato Stefani, citando anche l’uso crescente delle nuove tecnologie. La sanità pubblica, ha assicurato, resterà un pilastro, anche grazie al possibile contributo delle imprese attraverso progetti di utilità sociale.

Capitolo economia: meno carte e procedure più snelle per chi fa impresa, più collegamenti materiali e digitali, e un ruolo di spinta affidato anche alla holding autostradale. Attenzione specifica per agricoltura e pesca, con l’obiettivo di sostenere due settori chiave dell’economia regionale, e per le aree di Belluno e Rovigo, che presentano criticità ma anche grandi potenzialità.

A chiudere, l’idea di un Veneto «sempre protagonista», con una cabina di regia per affrontare insieme le sfide future. Ma il segnale politico più forte resta l’apertura sul tema dei caregiver: una proposta che, se accolta, potrebbe segnare una nuova stagione di collaborazione in Consiglio regionale e dare risposte concrete a molte famiglie venete.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione