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Intesa economico-culturale

Ca' Foscari e Agenzia del Demanio uniscono le forze per valorizzare il patrimonio immobiliare e ambientale del Veneto

Un accordo pluriennale a Venezia punta su ricerca, formazione e buone pratiche per rigenerare immobili pubblici e affrontare i cambiamenti climatici, con la creazione di un centro di eccellenza a San Salvador

Ca' Foscari, Venezia

Ca' Foscari, Venezia

Un nuovo capitolo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio pubblico veneziano e veneto prende forma grazie all’accordo firmato tra l’Università Ca' Foscari Venezia e l’Agenzia del Demanio. L’intesa, sottoscritta dalla rettrice Tiziana Lippiello e dal direttore Alessandra Dal Verme, avvia una collaborazione istituzionale dedicata alla gestione sostenibile e innovativa degli immobili e degli spazi pubblici.

Il progetto prevede attività di ricerca, studio e formazione focalizzate su sostenibilità ambientale, innovazione e resilienza del patrimonio, con l’obiettivo di sviluppare modelli replicabili su scala nazionale. Al centro dell’iniziativa ci sarà la creazione di un vero e proprio centro di eccellenza per lo studio dei cambiamenti climatici, ospitato nell’immobile demaniale di San Salvador.

“Lavorare insieme alle università e agli enti di ricerca ci permette di affrontare le complessità della gestione del patrimonio pubblico, soprattutto di fronte ai rischi climatici e alle nuove sfide tecnologiche delle città”, spiega Dal Verme. L’intesa punta a combinare competenze e dati dell’Agenzia con l’approccio scientifico multidisciplinare di Ca' Foscari, favorendo la diffusione di buone pratiche e la nascita di una rete di eccellenza tra istituzioni, enti pubblici e fondazioni di ricerca.

La rettrice Lippiello sottolinea il valore locale dell’iniziativa: “A Venezia, dove ambiente naturale, patrimonio artistico e ingegno umano convivono in un equilibrio delicato, questa collaborazione può sostenere la rigenerazione urbana, ridurre il consumo di suolo e valorizzare il patrimonio culturale a beneficio della collettività e delle future generazioni”.

L’accordo, pluriennale e rinnovabile, potrà essere esteso ad altre università e soggetti istituzionali, rafforzando le sinergie tra pubblico e pubblico e promuovendo politiche di adattamento e mitigazione dei rischi ambientali in tutto il territorio veneto.

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