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SOS chiamate
21.12.2025 - 13:29
Foto di repertorio
Dal prossimo anno rispondere al telefono potrebbe tornare a essere un gesto di fiducia. L’Autorità garante delle comunicazioni ha deciso di alzare un nuovo muro contro il telemarketing selvaggio e le chiamate moleste: dal gennaio 2026, quando sullo schermo comparirà un numero a tre cifre, vorrà dire che dall’altra parte c’è davvero un soggetto “certificato”, come la banca, l’assicurazione o il proprio operatore telefonico ed energetico. Non un call center abusivo, non un truffatore.
È una piccola grande rivoluzione, pensata per restituire trasparenza a un sistema ormai logorato dagli abusi. Oggi, infatti, anche i numeri brevi – già utilizzati per l’assistenza clienti o i servizi gratuiti – possono essere usati solo per ricevere chiamate, non come identificativo di chi chiama. Un vuoto che ha alimentato confusione e diffidenza. «L’utente non è in grado di capire se a chiamarlo sia davvero il suo operatore o un soggetto illecito», ha spiegato Laura Aria, commissaria Agcom, illustrando la misura.
La novità riguarda anche gli sms: i numeri a tre cifre compariranno non solo per le telefonate, ma anche nei messaggi. E non è un dettaglio tecnico. Proprio perché non replicabili dall’estero, questi numeri rappresentano un’arma efficace contro lo spoofing telefonico, il trucco che consente di mascherare l’identità del chiamante facendo apparire sul display un numero “pulito”.
Il percorso è già avviato. Il 17 dicembre l’Agcom ha aperto una consultazione pubblica di 45 giorni per raccogliere osservazioni da operatori e soggetti interessati. Concluso l’iter, le aziende potranno iniziare a utilizzare i numeri brevi certificati nei primi mesi del 2026.
La misura si inserisce in una strategia più ampia contro il telemarketing illegale. Negli ultimi mesi l’Autorità ha già imposto il blocco delle chiamate dall’estero camuffate da numeri italiani, prima per i fissi e poi per i cellulari. I risultati, numeri alla mano, sono stati significativi: le chiamate con numerazione mobile italiana provenienti dall’estero sono scese da oltre 34 milioni al giorno a poco più di 7 milioni, molte delle quali legate al roaming e non ai call center abusivi.
Il fenomeno, è vero, non è sparito: si è in parte spostato su numerazioni straniere, più facilmente riconoscibili e ignorabili dagli utenti. Ma dal 2026 ci sarà uno strumento in più: un segnale chiaro, immediato, leggibile da tutti. Tre cifre sul display per sapere, finalmente, chi ci sta davvero chiamando.
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