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Crisi delle infrastrutture e dei trasporti, Montanariello: «Il Veneto corre a due velocità»

Da Venezia alla Romea, passando per la crisi della pesca: in aula regionale il Partito Democratico denuncia ritardi, promesse mancate e territori lasciati indietro

montanariello

Il Consigliere Regionale Jonatan Montanariello

Infrastrutture e trasporto pubblico locale sono tornati al centro del confronto in Consiglio regionale del Veneto. Ma, secondo il Partito Democratico, la fotografia che emerge è quella di una regione divisa. A ribadirlo è il consigliere regionale Jonatan Montanariello, intervenuto nel corso della seconda seduta dell’assemblea.

Da una parte, spiega Montanariello, c’è il Veneto delle inaugurazioni, dell’alta velocità e dei treni di nuova generazione. Dall’altra, però, restano interi territori che continuano a essere esclusi dalle principali scelte regionali. È il caso dell’area sud della Città metropolitana di Venezia e di Chioggia, che il consigliere definisce ai margini delle politiche sulle infrastrutture.

Nel mirino finiscono alcune opere considerate emblematiche di uno sviluppo squilibrato: la mancata messa in sicurezza della strada regionale 11, l’Arzaron definita un’incompiuta senza fine e la Romea, citata come simbolo di annunci ripetuti ma senza risultati concreti, oltre che di una viabilità ancora segnata da incidenti e tragedie.

Durante il dibattito in aula, Montanariello ha inoltre richiamato l’attenzione sulla crisi della pesca, in particolare quella legata alla vongola di mare. Una situazione già grave, aggravata – secondo il consigliere – dal fatto che risorse approvate all’unanimità nel precedente bilancio regionale non sarebbero mai arrivate ai destinatari, lasciando il settore in ulteriore difficoltà.

Altro punto sollevato riguarda le dichiarazioni del presidente Stefani, che ha parlato di continuità amministrativa. Una linea che, per Montanariello, non chiarisce le responsabilità dei ritardi accumulati negli anni e che si scontra con gli impegni presi in campagna elettorale, come il mancato sostegno a proposte del PD sul trasporto pubblico gratuito per gli studenti.

Il consigliere regionale ha infine richiamato il tema dello spopolamento e dell’abbandono dei territori più fragili. Venezia, ha ricordato, continua a perdere residenti ed è esclusa da politiche strutturali di rilancio, che dovrebbero partire dall’emergenza abitativa e da un servizio di trasporto pubblico più efficiente, oggi giudicato insufficiente.

«Sui buoni propositi c’è apertura – conclude Montanariello – ma ora servono scelte chiare e azioni concrete. Non può esistere un Veneto a due velocità, né sul piano delle infrastrutture né su quello sociale ed economico. Senza un vero piano di sviluppo, imprese e territori continueranno a vivere nell’incertezza».

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