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Anniversario militare
19.12.2025 - 15:18
I sei coraggiosi marinai che compirono l'impresa
Venezia ha celebrato questa mattina l’ottantaquattresimo anniversario dell’Impresa di Alessandria, una delle azioni più note e spettacolari compiute dalla Marina Militare italiana durante la Seconda guerra mondiale. La ricorrenza è stata ricordata con due momenti ufficiali, promossi dall’Istituto di Studi militari marittimi, nel cuore della città lagunare.
La prima commemorazione si è svolta nella biblioteca Dante Alighieri dell’Arsenale di Venezia, luogo simbolo della tradizione navale della Serenissima. All’incontro hanno partecipato rappresentanti dell’amministrazione comunale, tra cui l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, affiancata dall’assessore Sebastiano Costalonga e dal comandante generale della Polizia locale Marco Agostini, presenti per portare il saluto della città.
Il secondo momento si è tenuto al Museo storico di Venezia, davanti a un reperto particolarmente significativo: il “siluro a lenta corsa” originale, il mezzo subacqueo utilizzato durante l’operazione. Attorno a questo cimelio è stato rievocato il valore storico e umano dell’impresa.
Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 1941, sei uomini della Flottiglia X Mas — Luigi Durand de La Penne, Emilio Bianchi, Antonio Marceglia, Spartaco Schergat, Vincenzo Martellotta e Mario Marino — riuscirono a entrare di nascosto nel porto di Alessandria d’Egitto, allora una delle principali basi navali britanniche nel Mediterraneo. Utilizzando tre mezzi d’assalto subacquei, condotti lentamente sott’acqua, piazzarono cariche esplosive che provocarono gravi danni a due grandi navi da guerra inglesi, la “Queen Elizabeth” e la “Valiant”, oltre alla nave cisterna “Sagona” e al cacciatorpediniere “Jervis”.
Dopo l’azione, tutti e sei furono catturati e rinchiusi in un campo di prigionia, dal quale furono rilasciati dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Rientrati in Italia, scelsero di continuare a combattere aderendo al Regno del Sud, questa volta al fianco degli Alleati, che non mancarono comunque di riconoscere il coraggio dimostrato nell’operazione di Alessandria.
Nel marzo del 1945, a Taranto, i protagonisti dell’impresa ricevettero la medaglia d’oro al valor militare. A consegnare l’onorificenza fu una figura dal forte valore simbolico: il commodoro britannico Charles Morgan, che durante l’attacco era stato comandante della nave “Valiant”, una delle unità colpite. Un gesto che suggellò, anche sul piano umano, una delle pagine più note della storia navale del Novecento.
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