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Referendum e Costituzione
19.12.2025 - 17:10
Locandina dell'iniziativa
Il 5 dicembre scorso si è costituito ufficialmente a Venezia il Comitato Veneto “Giusto Dire No”, ramo territoriale dell’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) a difesa della Costituzione. L’obiettivo del Comitato è sostenere le ragioni del No al referendum sulla legge costituzionale “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre 2025.
A guidare il Comitato veneto è Giorgio Falcone, magistrato e procuratore aggiunto a Vicenza. Il coordinamento territoriale comprende magistrati, avvocati e professori universitari provenienti da Vicenza, Verona, Padova e Venezia, tra cui Hans Roderich Blattner, Federico Cena, Marcello Daniele, Elena Iannelli, Maurizio Malo, Ermindo Mammucci e Maurizio Visconti. Claudia Brunino, magistrato a Padova, ricopre il ruolo di presidente della Giunta Esecutiva Veneta dell’ANM.
Venerdì 19 dicembre, alle 11.00, il Comitato ha incontrato la stampa presso il Palazzo di Giustizia di Venezia per illustrare le proprie attività sul territorio e spiegare come intende informare i cittadini. “Abbiamo assunto questo impegno perché lo sentiamo come un dovere verso la collettività – hanno spiegato i membri –. Parleremo di Costituzione, della riforma e delle ragioni per cui il referendum riguarda tutti, continuando così a servire la comunità anche oltre il nostro lavoro quotidiano di magistrati, avvocati o docenti universitari”.
Il Comitato sottolinea che il suo operato è esclusivamente a difesa della Costituzione e dell’attuale equilibrio tra i poteri, senza assumere ruoli politici né schierarsi contro qualcuno: “Non siamo contro qualcuno o qualcosa, ma a favore della Costituzione e dell’indipendenza della magistratura, condizioni fondamentali per garantire l’uguaglianza di tutti davanti alla legge”.
Secondo il Comitato, la riforma della giustizia proposta dal governo non affronta i problemi reali del settore, come la necessità di più risorse, e rischia di indebolire il Consiglio Superiore della Magistratura, organo che tutela l’autonomia dei giudici e dei pubblici ministeri.
Il Comitato veneto ha già predisposto materiali informativi, tra cui un documento sintetico con dieci punti che spiegano le ragioni del No, e brevi video da diffondere online. Tutti i cittadini interessati possono partecipare alle iniziative, seguire le attività sui social e iscriversi tramite il sito web ufficiale. Presto sarà attivo anche un profilo Instagram dedicato: @giustodireno_veneto.
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