Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cultura musicale

Ritorna a Porto Viro il Festival Antichi Organi del Polesine con un concerto di grande suggestione

La XXII edizione della rassegna, dedicata agli strumenti storici, ha riportato in scena il celebre organo Callido del 1787 tra note, virtuosismi e applausi del pubblico

Festival Antichi Organi del Polesine

Festival Antichi Organi del Polesine

Dopo 25 anni, il Festival Antichi Organi del Polesine ha fatto il suo ritorno a Porto Viro, registrando subito un successo nonostante il concerto si sia tenuto in un giorno lavorativo, giovedì 18 dicembre. Una centinaio di spettatori hanno affollato la chiesa di San Bartolomeo per ascoltare l’organo Gaetano Callido del 1787, opera numero 236, accompagnato dal violino, in un concerto che ha unito tradizione e talento giovanile.

A esibirsi sono stati i musicisti veneti Thomas Weissmüller all’organo e Leonardo Mariotto al violino. Grazie al maxi schermo allestito nella navata, il pubblico ha potuto seguire da vicino la tecnica degli interpreti, vivendo “un’esperienza immersiva”, come ha spiegato l’assessore alla Cultura Marialaura Tessarin.

Il Festival aveva mosso i primi passi proprio sull’organo di San Bartolomeo nel 2000. «Io ero ancora studente e suonavo l’organo, ed Elena Biscuola cantava: ora io insegno al Conservatorio di Castelfranco ed Elena a Perugia. La musica degli organi è anche questo, un ponte oltre il tempo», ha ricordato il direttore artistico Nicola Cittadin.

L’assessore Tessarin ha espresso soddisfazione per la partecipazione della città, sottolineando come il festival promuova sia la bellezza della musica sia la valorizzazione del patrimonio artistico locale: «Il nostro organo non è solo tastiera e pedaliera, ma è uno strumento vivo, capace di cantare con una voce vera». Il parroco Don Alfonso Boscolo ha aggiunto: «Dobbiamo ringraziare i nostri nonni, che ci hanno tramandato questo strumento affinché possiamo ascoltare e partecipare alla sua magia».

Il concerto ha alternato brani solisti e duetti, con il Callido che ha accompagnato le melodie del violino in un’atmosfera raffinata e suggestiva. Weissmüller ha esplorato registri di flauto e voce umana, culminando nell’Allegro K525 di Mozart, mentre Mariotto ha eseguito il Capriccio n. 2 di Locatelli con virtuosismi e vibrato intensi. Il pubblico ha applaudito con entusiasmo, richiedendo un bis, eseguito con Gabriel’s oboe di Ennio Morricone, dove il violino ha simulato l’oboe e l’organo l’orchestra.

La serata si è conclusa con i saluti del sindaco Mario Mantovan, che ha definito l’organo Callido «non solo musica, ma comunità, identità e arte, un vero monumento musicale».

La rassegna proseguirà domenica 28 dicembre alle 17 al Tempio della Beata Vergine del Soccorso di Rovigo, con Fabiano Maniero alla tromba e Nicola Cittadin all’organo Callido del 1767, op. 34.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione