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Crisi industriale
20.12.2025 - 15:00
Foto di repertorio
La Filcams Cgil di Padova ha annunciato lo stato di agitazione dei lavoratori di Paycare, società che gestisce servizi di call center e transazioni bancarie, in seguito alla decisione del gruppo Comdata di avviare la liquidazione volontaria. Dal 1° gennaio, tutti i dipendenti della sede di Padova saranno collocati in Cassa Integrazione Guadagni per cessata attività, per un periodo stimato di 12 mesi.
“Siamo profondamente preoccupati e contrari alla chiusura – afferma Cristian Vicoletti della Filcams Cgil Padova – soprattutto perché le commesse, con contratti garantiti per almeno altri due anni, non mancano. La decisione è dettata solo da ragioni finanziarie, non dalla mancanza di lavoro. Senza soluzioni alternative, questo provvedimento rischia di preludere a un licenziamento collettivo.”
La chiusura riguarda nove lavoratori a Padova e 76 a livello nazionale. La sede locale, sottolinea il sindacato, ospita competenze consolidate e rappresenta un nucleo strategico per il settore. Molti dei dipendenti provengono dal Consorzio Triveneto S.p.A., acquisito dal gruppo Bassilichi e confluito in Paycare nel 2018. Già nel 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico era intervenuto per tutelare la continuità occupazionale del sito.
“Non accetteremo che queste professionalità vengano disperse – conclude Vicoletti – e siamo pronti a mobilitarci a livello nazionale per individuare percorsi alternativi. Chiediamo che le commesse attive siano utilizzate per ricollocare i lavoratori o garantire un subentro che salvaguardi i posti di lavoro. La dignità dei lavoratori non può essere sacrificata sui bilanci finanziari.”
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