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ULSS 7 Pedemontana, modello in Veneto per il rispetto dei diritti dei medici

Il “Libro Bianco” di Anaao Assomed promuove l’Azienda: prime valutazioni regionali sull’applicazione del contratto nazionale e attenzione concreta alle condizioni di lavoro

ULSS 7 Pedemontana, modello in Veneto per il rispetto dei diritti dei medici

Foto di repertorio

L’ULSS 7 Pedemontana si distingue come la realtà sanitaria più virtuosa del Veneto nel rispetto del contratto di lavoro del personale medico. A certificarlo è il Libro Bianco di Anaao Assomed, presentato nei giorni scorsi, che analizza il grado di applicazione del contratto nazionale nelle Aziende sanitarie italiane.

Il verdetto è chiaro: sette indicatori pienamente positivi su nove, un risultato che colloca l’ULSS 7 Pedemontana al vertice tra tutte le Aziende ULSS e le Aziende ospedaliere della regione. Un riconoscimento che premia scelte organizzative e gestionali orientate alla tutela dei professionisti e alla qualità del lavoro quotidiano negli ospedali.

Nel dettaglio, l’Azienda viene promossa per il rispetto delle ore di riposo giornaliero, per l’osservanza dei limiti previsti dal contratto in materia di guardie e pronte disponibilità mensili e per lo svolgimento di tali attività nelle sedi effettive di assegnazione. Valutazioni positive arrivano anche sull’assegnazione formale degli incarichi professionali, sull’utilizzo dei fondi dedicati e sull’adozione di misure concrete per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Un ulteriore elemento apprezzato riguarda il percorso di contrattazione integrativa aziendale, già ben avviato al momento della stesura del Libro Bianco e nel frattempo rafforzato con l’istituzione di specifici gruppi di monitoraggio. Tavoli di confronto che, secondo Anaao Assomed, stanno dimostrando di essere uno strumento efficace di dialogo tra Azienda e organizzazioni sindacali.

«Il confronto con Anaao Assomed è costante e talvolta anche acceso, come è naturale che sia quando si discutono temi complessi – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza – ma sempre nel rispetto dei ruoli e delle persone. Questa valutazione riconosce l’impegno dell’Azienda e l’attenzione concreta verso il personale medico ospedaliero».

Un impegno che, secondo Bramezza, guarda anche al futuro del sistema sanitario: «La capacità di fidelizzare i professionisti già in servizio e di attrarre i giovani medici passa dalla garanzia di condizioni di lavoro dignitose, dal rispetto dei diritti contrattuali e da adeguati tempi di riposo. Su questi fronti, negli ultimi anni, abbiamo raggiunto risultati importanti».

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