A Padova la statuina del Presepe diventa simbolo di inclusione, sicurezza e protagonismo femminile nei mestieri locali

È stata consegnata al Vescovo di Padova Mons. Claudio Cipolla la statuina del Presepe realizzata da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, come ormai da tradizione natalizia. Quest’anno il nuovo personaggio raffigura un artigiano e un’agricoltrice, portando al centro della scena temi come l’inclusione, la collaborazione e la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è arricchire il presepe di figure che parlino al presente e guardino al futuro delle comunità locali.

A rappresentare le organizzazioni promotrici erano presenti, tra gli altri, Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato Imprese Padova, Valentina Giglio, segretaria generale, Nicola Zanfardin, presidente del Sistema di Categoria Edilizia, Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova, e Massimo Bressan, vice presidente e titolare di un’azienda ortofrutticola di Borgo Veneto.

Il Vescovo Cipolla ha subito collocato la statuina accanto ai personaggi degli anni scorsi nel presepe del Vescovado, sottolineandone il significato: “Ne è nato un presepe particolare e carico di significati – ha commentato – in questa rappresentazione si vedono anche i risultati del lavoro, il frutto di impegno e fatica. È importante promuovere collaborazione e accoglienza, nel rispetto reciproco”.

Gianluca Dall’Aglio ha evidenziato come la figura dell’artigiano e dell’agricoltrice simbolizzi la capacità degli imprenditori locali di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo sicurezza, rispetto e collaborazione. Anche quest’anno la statuina è stata realizzata dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato.

Per Coldiretti Padova, la statuina dell’agricoltrice rappresenta il nuovo ruolo femminile nelle campagne venete, con un’attenzione crescente all’innovazione, al welfare e alle iniziative sociali come fattorie didattiche e progetti di accoglienza. “La qualità del lavoro è fondamentale per tutelare la dignità delle persone e promuovere legalità e rispetto nel settore agroalimentare locale”, ha aggiunto Roberto Lorin.

Il Presepe continua così a raccontare la vita quotidiana e i mestieri del territorio: accanto al Bambinello troviamo artigiani, agricoltori, pastori e altri personaggi che riflettono le esperienze delle nostre comunità. Ogni anno nuove figure arricchiscono la tradizione, raccontando temi attuali come solidarietà, innovazione digitale, sostenibilità, formazione, qualità del cibo e, oggi, inclusione e sicurezza sul lavoro.