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30.12.2025 - 13:20
Foto di repertorio
Il lavoro sommerso continua a mettere in difficoltà migliaia di artigiani in Veneto, dove quasi 49mila imprese – pari al 47% del totale regionale – subiscono quotidianamente la concorrenza di operatori irregolari. Lo rileva il 20° rapporto Galassia di Confartigianato Imprese, che evidenzia un fenomeno in forte crescita.
A livello nazionale, l’economia sommersa pesa 217,5 miliardi di euro, ovvero il 10,2% del Pil, di cui 77,2 miliardi derivano dal lavoro irregolare, con un aumento dell’11,3% in un solo anno. Settori come benessere, estetica e attività creative raggiungono tassi di irregolarità del 13,1%, mentre nelle costruzioni si attesta al 10,3%.
In Veneto le categorie più colpite includono acconciatori, estetisti, fotografi, muratori, elettricisti, idraulici, pittori edili, manutentori del verde, traslocatori e tassisti. Secondo Confartigianato Veneto, mestieri legati alla cura della persona e alla manutenzione domestica risultano particolarmente vulnerabili a forme di abusivismo che sfuggono ai controlli e riducono la qualità dei servizi.
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