Monselice: dopo l’annuncio della Giunta Bedin, il sistema di videosorveglianza torna al centro del dibattito. Le opposizioni chiedono, e ottengono, che non vi sia il riconoscimento e la raccolta dei dati biometrici
Videosorveglianza si ma senza il riconoscimento facciale: unanimità in sede consiliare per la mozione presentata dalla minoranza. Dopo l'annuncio dei mesi scorsi, la Giunta Bedin quindi ritorna parzialmente sui propri passi in merito alla questione della videosorveglianza, impegnandosi a non installare dispositivi in grado di raccogliere dati biometrici. A sollevare i primi dubbi sulla legittimità di un sistema di sicurezza dotato di riconoscimento facciale nel centro storico della Rocca e nelle frazioni era stata la minoranza. Secondo i consiglieri Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Muttoni e Miazzi, infatti, questo genere di dispositivi era lesivo della privacy delle persone riprese. A confermare questa posizione anche un parere dello stesso Garante della privacy che, in passato e per altro comune, si era espresso su una questione similare. “Il Sindaco Bedin non si era minimamente interrogata sulla pericolosità di detti sistemi e sulla legittimità della loro attivazione” si legge in un comunicato delle minoranze “Al contrario, non si può ignorare che la videosorveglianza in grado di raccogliere dati biometrici è uno strumento di controllo che mette a serio rischio privacy e diritti umani: al momento si conosce poco di come realmente funzionino questi sistemi di intelligenza artificiale e, in particolare, di come e con quali garanzie per il cittadino vengano raccolti, elaborati e utilizzati i dati catturati”. Se da un lato, quindi, l'attenzione di Palazzo Tortorini si concentrava sulla sicurezza della cittadinanza, dall'altro si è reso necessario un ragionamento sulla tutela dei dati personali e sensibili. “La mozione approvata impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a non permettere l’uso di funzioni di riconoscimento dei dati biometrici, non autorizzati dalla legge” hanno concluso i consiglieri di minoranza “Un risultato importante che pone al centro dell’attenzione degli amministratori i diritti dei cittadini in un giusto equilibrio tra percezione della sicurezza e rispetto della privacy e dei diritti umani”. L’iniziativa dell’amministrazione della Rocca, che si inserisce in un più ampio progetto di tutela della sicurezza sia dei cittadini sia della città, porterà nelle vie principali del centro storico e nelle zone più sensibili delle frazioni dei sistemi di sorveglianza all’avanguardia ma nel pieno rispetto dei dati sensibili. Martina Toso
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