Ospedale di Este: nel reparto di neuropsichiatria infantile arriva "L'arte come cura", grazie alla donazione di venti quadri dei pittori Mauro Visentin e Carmine Tisbo
Mauro Visentin
“L’arte come cura” arriva nel reparto di neuropsichiatria infantile di Este grazie alla donazione di venti quadri dei pittori contemporanei Mauro Visentin e Carmine Tisbo. Ad inizio febbraio gli artisti hanno consegnato le opere, corredate dal certificato di autenticità, all'Uoc. infanzia adolescenza famiglia e consultori di Padova sud per impreziosire con la loro esposizione il luogo di cura dedicato ai più piccoli. “L’ospedale è una struttura importante, ma i pazienti non lo frequentano certo con piacere. - spiegano gli artisti - Per questo abbiamo messo in campo il progetto “arte nei luoghi di cura” in modo da rendere gli spazi ospedalieri più accoglienti, per allietare in qualche modo la permanenza”. Non si tratta di opere improvvisate, ma di quadri di valore, realizzati da due artisti di fama nazionale con stili molto diversi tra loro. Carmine Tisbo, residente a Lendinara è stato scoperto nel 2007 dal critico d’arte Gianni Cerioli e da allora ha esposto i suoi quadri astratti in numerose mostre in Italia, mentre Mauro Visentin, residente ad Ospedaletto Euganeo, dove ha sede anche il suo atelier, dopo la laurea nel 2003 all'accademia di belle Arti di Venezia si afferma nel panorama nazionale come artista contemporaneo, illustratore, scultore e pittore. “In questo delicato momento ci siamo chiesti cosa possono fare l’arte e la bellezza per lenire, anche solo temporaneamente, le difficoltà di chi deve confrontarsi con la malattia ed il dolore. Abbiamo scelto di donare le nostre venti opere per regalare ai pazienti qualche istante di riflessione nell’arte, come un momento di aiuto alla fragilità e alla solitudine del corpo e dell’anima causata dalla malattia e dalla distanza sociale dovuta al Covid- continuano Tisbo e Visentin -. Un ospedale impreziosito dall’arte è un ospedale meno freddo ed indifferente, capace di destare sorpresa e curiosità. La scienza e la medicina curano il nostro corpo, l’arte invece aiuta lo spirito e l’anima”. Già Ippocrate, il padre della medicina scientifica, nel 400 a. C. aveva individuato nell’arte un valore curativo ed i due artisti hanno scelto di aiutare gli altri attraverso la loro abilità nella pittura: "Un luogo di sofferenza, come è normalmente un nosocomio, può diventare un luogo di rinascita fisica e spirituale, grazie alla sinergia tra l’arte e la scienza" concludono Tisbo e Visentin. Il progetto non si fermerà con la donazione all’ospedale di Este, ma proseguirà con il posizionamento di altre opere d’arte nella casa di cura “città di Rovigo”. Giada Zandonà
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