Este, Benedetta Prosdocimi guida il Museo Nazionale Atestino: “Forte legame tra la città e il territorio dei Colli Euganei”
Nella storia dell’arte la figura femminile è stata spesso musa e modella, una fonte di ispirazione artistica inesauribile. Pittrici e scultrici hanno invece dovuto lottare nel corso dei secoli per potersi affermarsi come artiste e vedere il loro lavoro valorizzato. Ad Este invece, da decenni, la figura della donna ha dimostrato di essere uno dei cardini principali nella guida del museo nazionale Atestino, che vanta una dinastia di donne alla leadership del luogo che racchiude la storia archeologica dei Veneti antichi. Una importante inversione di tendenza rispetto al panorama nazionale, per il polo museale Atestino che da anni vanta una nutrita schiera di professioniste ai suoi vertici. La preparazione didattica, la capacità di fare squadra, la propensione alla risoluzione dei problemi e la capacità di dialogo e di anticipazione, sono le doti che hanno contraddistinto le direttrici del museo Atestino, che da febbraio ha dato il benvenuto alla nuova direttrice Benedetta Prosdocimi. Nata e cresciuta a Padova, laureata in lettere antiche con indirizzo archeologico all’università Patavina ed un dottorato all’università di Udine in cui si è specializzata nell’eta del ferro in Veneto, un tema ben rappresentato nel museo di Este, il primo museo che è chiamata a dirigere: “Il nostro museo custodisce un patrimonio di un periodo storico che ho potuto studiare approfonditamente. Un museo - continua la direttrice - che ha un grande legame con la città di Este, con una lunga storia che ha una forte interazione con il territorio dei Colli Euganei e proprio questo legame è uno dei punti che vorrei sviluppare anche in sinergia con gli altri comuni dell’area collinare”. Giada Zandonà
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