Monselice: la struttura di viale della Repubblica è più volte stata al centro negli ultimi anni di iniziative e progetti di recupero e riqualificazione. La minoranza monselicense accusa la Giunta Bedin di “immobilismo”
Ex mulino Bagnarolo
Sprofonda il tetto dell'ex mulino Bagnarolo di Monselice e l’opposizione attacca la Giunta Bedin. Il crollo, avvenuto qualche giorno fa, ha riacceso un dibattito che si protrae da anni sulla situazione della struttura nell'area Savellon - Molini che collega la città della Rocca con Pernumia. “Ancora un crollo annunciato” hanno spiegato i consiglieri di minoranza Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni “Sono 3 anni che cerchiamo di sollecitare la nostra amministrazione comunale a procedere con il suo recupero e questo è purtroppo il risultato”. La struttura di viale della Repubblica è stata a più riprese al centro di interpellanze e proposte rivolte a Palazzo Tortorini per sollecitarne il recupero. In una nota, infatti, le opposizioni hanno ricordato una proposta avanzata dal Comitato popolare “Lasciateci Respirare” nel 2015 e che prevedeva l’inserimento dell’ex mulino Bagnarolo all’interno di un più ampio percorso ciclabile alla scoperta delle opere idrauliche del territorio, fino alla località Acquanera di Pernumia. A questa iniziativa ne era seguita un’altra, nel 2018, che proponeva di riqualificare l’antico mulino della Rocca e di rimettere in funzione sia la ruota sia il meccanismo, affiancandovi un museo attivo e interattivo. Il progetto, realizzato da Poplab di Rovigo in collaborazione con l’azienda agricola “La Pignara”, aveva raccolto parere favorevole da parte dell’amministrazione in carica salvo, però, risolversi in un nulla di fatto. A niente è servita, secondo le minoranze, nemmeno l’interpellanza presentata nel novembre di due anni fa nonostante la risposta da Palazzo Tortorini facesse ben sperare nella concretizzazione del recupero dell’ex mulino come da studio di Poplab. “Questo crollo rappresenta lo specchio fedele dei ritardi, delle sottovalutazioni e dell’assoluto immobilismo che ha contraddistinto l’agire della Giunta di Giorgia Bedin in questi 3 anni di malgoverno” hanno sottolineato i consiglieri di opposizione di Monselice “Lo stanno testimoniando innumerevoli altre situazioni come il cedimento delle mura del Parco Buzzaccarini, le crepe pericolose sulle mura della chiesa di San Martino e sul patrimonio del Colle della Rocca solo per citare alcuni esempi, che vanno affiancati alla chiusura della Fontana di Botta e dell’Ostello”. Un quadro, quello della situazione ai piedi della Rocca, che viene da loro definito “impietoso”. Martina Toso
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