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Este: aumentano i compensi agli amministratori e consiglieri

Gallana in polemica, Pajola difende la scelta

Uno stipendio maggiorato per i vertici di Sesa: scattano gli aumenti per gli amministratori delegati e per alcuni lo stipendio è addirittura triplicato. L’azienda partecipata comunale che si occupa di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, oltre che della gestione di una centrale a biogas, negli ultimi anni ha conosciuto un aumento di produttività e di fatturato che ha portato ad un adeguamento degli stipendi. Un aumento però che non toccherà le buste paghe degli oltre 500 dipendenti, ma solo quelle dei vertici Sesa. La maggiorazione è stata decisa in due passaggi, lo scorso gennaio infatti durante l’assemblea annuale dei soci era stata maggiorata la paga dell’amministratore delegato Massimo Melato che da 40mila euro l’anno era passato a percepire 56mila euro lordi. L’aumento più corposo invece è andato a Dino Stocco, consigliere delegato, che ha visto il suo stipendio triplicarsi e passare da 16mila euro a 49mila euro annui. A completare gli adeguamenti ci ha pensato l’assemblea della società, che ha fatto lievitare la retribuzione dei consiglieri Laura Peruffo e Federico Costantin da 16mila a 22mila euro, mentre il compenso annuo della presidente Silvia Ruzzon è passato da 21mila euro a 29mila. Decisioni aziendali conformi alla legge, che però non sono andate giù alla consigliera di opposizione Roberta Gallana, che durante la sua amministrazione aveva invece ridotto del 40% gli emolumenti dei vertici pubblici dell’azienda partecipata. “La città è disgustata dalla scelta irresponsabile di aumentare del 40% gli emolumenti dei politici presenti nel Cda di Sesa in un momento in cui i cittadini e le famiglie sono in difficoltà per il caro vita - chiosa Gallana -. È un periodo storico estremamente delicato per la crisi economica-pandemica e l’amministrazione comunale gestisce la cosa pubblica in modo personalistico e sconsiderato. Oltre all’aumento ai consiglieri con deleghe della parte privata, hanno aumentato gli emolumenti anche ai consiglieri politici del socio pubblico e ancor di più ci hanno lasciato di stucco le motivazioni inconsistenti e pretestuose del sindaco che si arrampicava sugli specchi per giustificare una scelta irresponsabile e gravissima”, conclude la consigliera. A ribadire le motivazioni della scelta dell’aumento è il primo cittadino Matteo Pajola: “Si tratta di una decisione interna - sottolinea il primo cittadino - alla società che fattura 125 milioni di euro e, dopo il cambiamento del Cda hanno deciso di adeguare gli emolumenti entro i termini della legge.  Sono importi congrui al lavoro che devono svolgere e sotto la media delle altre società pubbliche. Gli amministratori hanno delle grandi responsabilità oltre ad avere anche delle adeguate competenze che vanno ricompensate di conseguenza”, conclude Pajola. Giada Zandonà
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