La riqualificazione di quest’area, di ben 11 ettari e di proprietà di un privato rappresenta un'opportunità preziosa per creare uno spazio verde accessibile ai cittadini
Dall’escavazione alla sua riqualificazione: dopo 52 anni di inutilizzo, cava “Monte Murale” diventerà un giardino botanico arricchito da serre, da un biolago e da aree dedicate agli studenti. La riqualificazione di quest’area, di ben 11 ettari e di proprietà di un privato, precedentemente adibita all’escavazione, rappresenta un'opportunità preziosa per creare uno spazio verde accessibile ai cittadini, contribuendo inoltre alla promozione della biodiversità e alla sensibilizzazione ambientale. La cava è situata a metà di via Murale, con una porzione di 2,5 ettari che ricade nel Comune di Baone e i restanti 8,5 ettari nel Comune di Este. Dal 1952 al 1971 è stata soggetta all’estrazione di trachite da taglio, di pietrisco e calcare, che ha lasciato una profonda ferita nel Monte Murale che l’attuale proprietario vuole risanare attraverso un intervento a vocazione turistica e didattica. Il progetto è ancora in fase di lavorazione ma ha già ottenuto dei primi passaggi favorevoli da parte del Parco Colli, della Soprintendenza e dell’Università e nei prossimi mesi sarà discusso ed approfondito nel Consiglio Comunale di Este, che dovrà procedere alla variante di destinazione d’uso dell’area che passerà da agricola a zona di impianti e attrezzature collettive. Ci vorrà però circa un anno per l’approvazione definitiva da parte di tutti gli enti coinvolti e per vedere la posa della prima pietra del cantiere che avrà un valore di oltre 2 milioni di euro. Uno degli interventi più interessanti è la creazione di un giardino botanico di circa 2 ettari. Lo spazio presenterà tre specifiche realtà ambientali: la vegetazione naturale per scopi didattici, la presenza di un biolago per fini naturalistici e un'area dedicata alle piante grasse per studi scientifici. Un altro importante tassello, che ricade in questo caso nel Comune di Este, è la creazione di un biolago con lo scopo di renderlo una riserva idrica di acque meteoriche e di biodiversità. Saranno creati locali per l'accoglienza, la didattica, eventi e conferenze. Questi spazi saranno ubicati nei fabbricati presenti, che verranno riqualificati per ospitare ricercatori e studenti e anche un frantoio che contribuirà al mantenimento economico del sito. Inoltre, verrà costruito un edificio polifunzionale di circa 300 metri quadrati che potrà ospitare fino a cento persone. La via di accesso e le zone di scolo delle acque saranno ottimizzate e verrà creata un'area adibita a parcheggio. Questi interventi renderanno la cava "Monte Murale" un luogo ideale per la promozione di attività didattiche, scientifiche, culturali e turistiche, contribuendo così alla valorizzazione del territorio e alla tutela dell'ambiente. Giada Zandonà
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