Il recente annuncio del finanziamento regionale che sarà destinato all'implementazione dei sistemi di sorveglianza solleva le critiche di Silvia Muttoni
"Le videocamere, ovunque siano installate, sono nella disponibilità del potere, ossia di coloro che possono cambiare le regole della nostra vita": con queste parole Silvia Muttoni torna a parlare di videosorveglianza ai piedi della Rocca. La questione, già dibattuta nei mesi scorsi, è tornata in primo piano dopo che Palazzo Tortorini ha annunciato di aver ricevuto dalla Regione un finanziamento di 48 mila euro da destinare alla sicurezza urbana. Il risultato, frutto della partecipazione a un bando dedicato, consentirà alla Giunta Bedin di implementare e potenziare il sistema di controllo sul territorio così da tutelare i cittadini monselicensi e la città stessa. L'intervento andrà a completare un programma più ampio di tutela del decoro urbano che ha visto già l'installazione di telecamere nei punti nevralgici di Monselice. La notizia, però, non ha lasciato indifferente il consigliere di Siamo Monselice che già nei mesi scorsi aveva manifestato le sue perplessità rispetto alle scelte della maggioranza in tema di sicurezza. "Bisogna distinguere la videosorveglianza dei varchi, posti all’ingresso della città, dalle videocamere installate oramai praticamente ovunque in città su decisione della Giunta, non dei cittadini" ha precisato Silvia Muttoni "I varchi rilevano eventuali auto rubate, mancate revisioni, assenza di assicurazioni mentre le altre videocamere sorvegliano tutto e tutti. Non esitiamo a dire che spiano, seguono, tracciano". Questo secondo tipo di videocamere, secondo Muttoni, è stato installato senza che l'amministrazione della Rocca si ponesse il problema su una eventuale compatibilità con la tutela della riservatezza e delle libertà. Ed è proprio sul tema della privacy, in relazione al riconoscimento facciale e non solo, che le opposizioni monselicensi si erano espresse quando il primo cittadino aveva manifestato l'intenzione di installare i sistemi di sorveglianza sia nelle vie del centro storico sia nelle frazioni. Il dibattito era arrivato anche sul tavolo della sede consiliare. "Le videocamere installate nel 2023 riconoscono le persone e le possono seguire" ha aggiunto Muttoni "Forse hanno un’efficacia deterrente, ma aiutano assai poco in caso di illeciti compiuti, visto che i dati devono essere cancellati entro pochi giorni". "E se domani il potere ti negasse una cosa che tu oggi trovi naturale espressione della tua libertà? Beh, allora avrà occhi elettronici per scovarti e sanzionarti ovunque" ha concluso Silvia Muttoni di Siamo Monselice "Quando scopriremo il potere delle videocamere sulle nostre vite sarà troppo tardi". Martina Toso
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