Due giovani di 27 e 19 anni sono stati arrestati e condotti in carcere a Padova su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 17 gennaio, il 27enne ha contattato un'anziana vedova spacciandosi per il maresciallo dei Carabinieri di Monselice, dicendo alla signora, con tono autoritario e deciso, che la figlia aveva provocato un incidente ed era stata trattenuta in caserma. Ha poi aggiunto che erano necessari 3.000 euro in contanti di cauzione per farla rilasciare. Ha chiesto l'indirizzo della donna affermando che di lì a poco sarebbe andato a recuperare la somma un “avvocato”, che era in realtà il complice 19enne e che andavano bene anche gioielli in pegno.
I fatti
È così che, pochi minuti dopo, ha bussato alla porta il complice, appunto, “l’avvocato” che ha ritirato dalle mani della vittima, 2.750 euro in contanti e la fede nuziale, dileguandosi immediatamente. Il copione recitato dai due truffatori è collaudato da tempo e fa leva su diversi punti, ovvero l'amore per i propri cari, la figlia da proteggere e salvare e la fiducia e il rispetto per le istituzioni, in questo caso le forze dell'ordine e un tutore della legge. I due avevano utilizzato più volte questo modus operandi, tant’è che molte sono state le segnalazioni al centralino del 112 di tentativi di truffa avvenuti nella zona tra Monselice e Galzignano Terme. Proprio grazie a tali segnalazioni i Carabinieri hanno circoscritto la perlustrazione in quelle zone al fine di rintracciare e cogliere sul fatto i malviventi. E così è stato.
La truffa
Quando la signora si è resa conto di essere stata truffata ha denunciato immediatamente l’accaduto fornendo una dettagliata descrizione della voce del “Maresciallo” al telefono, dallo spiccato accento campano, e dell’aspetto fisico e dell’abbigliamento dell’“avvocato”. Le ricerche si sono quindi concentrate in modo ininterrotto a più riprese su veicoli in transito sulle principali arterie stradali, negli scali e fermate di autobus, negli scali ferroviari presenti, con particolare attenzione a quello di Terme Euganee a Montegrotto Terme.
I controlli
Alle 17 circa, nei bagni pubblici della stazione ferroviaria Terme Euganee di Montegrotto Terme, sono stati controllati due ragazzi, italiani, trovati in atteggiamento sospetto. Con un biglietto andata-ritorno da Napoli in giornata, le risposte sulla loro presenza in quel luogo erano contrastanti e, siccome uno dei due corrispondeva alla descrizione fatta dalla vittima i Carabinieri hanno proceduto alla loro perquisizione. Il primo, corrispondente all’Avvocato, di 19 anni, privo di precedenti, è stato trovato in possesso della fede della vittima: la indossava al dito mignolo. L’altro, 27 anni, con diversi precedenti alle spalle, è stato trovato in possesso della somma in contanti di 2.700 occultata nella biancheria intima. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e la colpevolezza degli indagati andrà provata all’esito del giudizio.
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