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Energia
10.07.2025 - 04:12
Foto di repertorio
Mentre a livello nazionale si discute se reintrodurre o meno gli incentivi auto, con il Governo costretto a correre ai ripari dopo il flop dei fondi Pnrr per le colonnine, Este va per la sua strada. E lo fa da anni. È l’unico Comune della Bassa Padovana, e tra i pochi in Veneto, a mettere a disposizione un fondo proprio per sostenere la mobilità elettrica.
Cinquemila euro, anche per il 2025, per chi sceglie di viaggiare a emissioni zero o rottama un mezzo inquinante. Un piccolo contributo, ma costante, che riflette una precisa visione politica. «La mobilità urbana è uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile e del miglioramento della qualità dell’aria» spiega il sindaco Matteo Pajola. Per questo, a differenza di altri enti locali che hanno abbandonato il tema, Este rilancia. Il contributo varia in base al mezzo acquistato e alla rottamazione: 200 euro per una ebike, 300 per un ciclomotore elettrico, 500 per un’auto ibrida e 600 per un’auto elettrica. L’incentivo vale solo in caso di sostituzione di un vecchio veicolo. Ma l’amministrazione, attenta all’ecologia, si dice pronta ad aumentare il fondo, o ad ampliare il raggio d’azione degli incentivi, in base al numero di richieste. Un aiuto simbolico, forse, ma concreto, in un contesto in cui pochi sembrano crederci davvero, e che negli anni ha contribuito a costruire una coscienza ambientale diversa, più sensibile alle sfide del presente. «Perché la transizione ecologica non passa solo dai grandi piani strategici, ma anche da scelte locali, quotidiane» conbclude il primo cittadino. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito istituzionale del Comune.
(g.z.)
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