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opposizione
09.10.2025 - 03:40
Foto di repertorio
Quattro anni di ritardi, spese extra e un impianto ancora inutilizzabile. È la fotografia della piscina comunale tracciata dai consiglieri di minoranza Roberta Gallana e Alberto Mulato, che parlano senza mezzi termini di «sperpero di denaro pubblico» e di «gestione disastrosa» da parte dell’amministrazione Pajola. All’inizio del mandato, spiegano, la giunta aveva trovato un project financing già avviato, che prevedeva la riqualificazione completa della struttura, dagli spogliatoi all’efficientamento energetico, a carico del gestore privato. «Invece di portare avanti quel percorso, si è scelto di recedere dal contratto pagando 800 mila euro di indennizzo, fermando i lavori e caricando sul Comune ogni rischio e costo» attacca Gallana. Da allora, la piscina è rimasta in stato di abbandono e il conto per le casse pubbliche è salito: «Fino a oggi sono stati spesi 2 milioni di euro senza avere ancora una data certa di fine lavori. Solo nel 2024, dopo una petizione promossa dagli stessi consiglieri, l’amministrazione ha approvato un nuovo progetto da 1,1 milioni di euro, promettendo la consegna entro ottobre 2025. Ma anche questo iter si è arenato». Nel frattempo il Comune ha dovuto ricorrere a spogliatoi provvisori, con ulteriori spese: «Dopo quattro anni abbiamo una piscina semidistrutta, costi lievitati e nessuna certezza» rincara Mulato «Box in affitto, opere non previste, lavori sospesi: un’amministrazione che crea problemi invece di risolverli». Gallana e Mulato promettono di vigilare e chiedono chiarezza su tempi e costi: «Scelte scellerate che pesano sulle tasche dei cittadini».
(g.z.)
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