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Salute a rischio a Este: Gallana denuncia, guardia medica in un container e 3.000 senza medico

Roberta Gallana accusa il comune e la regione: sanità della Bassa Padovana in crisi, guardia medica in un container e 3.000 residenti senza medico

Salute a rischio a Este: Gallana denuncia, guardia medica in un container e 3.000 senza medico

Roberta Gallana

L’intervento della consigliera comunale Roberta Gallana nel Consiglio comunale di novembre ha puntato il dito sia contro l'amministrazione del sindaco Pajola, accusandola di inerzia, sia contro la Regione per i tagli alla salute della Bassa Padovana. «La guardia medica da mesi è dislocata in un container: è possibile che Comune e USL insieme non abbiano trovato in tutta Este una locazione migliore? Perché l'amministrazione ha fermato il progetto di riqualificazione dell'area dell'ex ospedale in via San Fermo, dove ci sono spazi adeguati? Si è chiesta inoltre perché il cantiere per la riqualificazione della piattaforma per l’ospedale di comunità sia fermo da tempo. Qual è l’operato del sindaco nel "Comitato dei sindaci"?» chiosa Gallana, che sottolinea come 3.000 persone siano senza medico condotto di riferimento: «Quattro anni fa i residenti di Schiavonia avevano ascoltato le promesse del sindaco e del consigliere delegato Simonato di riportare un medico a Schiavonia, ma da allora nulla si è risolto. Ora un altro medico è andato in pensione nel quartiere Meggiaro e non c’è nessuna iniziativa in merito». Gallana inoltre pone in evidenza come i cittadini abbiano subito anche il dimezzamento del servizio Cup: «Un fatto che anticipa la sua chiusura definitiva e anche per questo il sindaco e i suoi gruppi consiliari portano solo una laconica mozione in Consiglio. Anche la turnistica delle farmacie è cambiata e costringe, più giorni in un mese, i cittadini di Este a spostarsi a Monselice o altrove per trovare un servizio aperto» continua la consigliera, che ripercorre anche altre “promesse non mantenute”: «Dov'è finita la class action contro la Regione per la trasformazione dell'ospedale di Schiavonia in Covid Hospital? È rimasta solo una parata elettorale. A questo si aggiunge la specifica delega alla sanità conferita al consigliere Simonato, definita un "vuoto operativo", priva di risultati visibili e di azioni incisive.» L’appello di Gallana all’amministrazione è quello di assumersi la responsabilità dei fatti: «L’inerzia del Comune e i tagli della Regione Veneto sono due facce della stessa medaglia. Per questo abbiamo chiesto al sindaco di smettere di nascondersi dietro deleghe inefficaci e di assumersi la responsabilità politica, garantendo subito uno spazio adeguato per il servizio di Guardia Medica, a cui si aggiunge la richiesta della reintegrazione piena del personale per il Cup di Schiavonia» continua la consigliera «serve uno spazio adeguato e un sostegno per i nuovi medici mancanti a Schiavonia e nel quartiere Meggiaro, così come proposto e offerto in altri Comuni. E soprattutto serve la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex ospedale» conclude «la salute non può essere un argomento da usare a intermittenza in base al calendario elettorale. La sanità è un diritto. Ad oggi, questa amministrazione non ci sta tutelando».

Giada Zandonà

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