A Monselice non si è ancora placata la polemica sulla ex chiesa di Santo Stefano. Ad aprire la discussione erano stati i consiglieri di opposizione, perplessi per l’inserimento del restauro del sito nel piano triennale delle opere pubbliche ma non nel bilancio. La minoranza, tra le altre cose, aveva posto l’accento su un fondo di 400mila dedicato agli interventi alla struttura che, seppur disponibile nel momento di insediamento della giunta Bedin, non è stato di fatto mai utilizzato.
Monselice
A Monselice “nel 2019 l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Lunghi, a fine mandato, aveva stanziato un importo di 250mila euro per la sistemazione del Campanile e della Chiesa di Santo Stefano” ha sottolineato l’Assessore al Bilancio, Andrea Parolo. “Tale importo - ha poi spiegato - era comunque insufficiente per coprire l’intero costo della sistemazione pari a 380mila euro. Chi dichiara che fossero disponibili già 400 mila euro per sostenere il costo dell’intervento dichiara il falso. Per procedere alla ristrutturazione mancavano due atti amministrativi fondamentali e non da poco: la procedura di validazione del progetto e le autorizzazioni della Soprintendenza e del Parco Colli.” “Quando si è insediata la nuova amministrazione comunale guidata da Giorgia Bedin, uno dei primi tentativi posti in essere nell’estate del 2019 fu quello di proseguire l’iter per continuare i lavori presso la Ex Chiesa Santo Stefano”. L’iter ha, però, subito un brusco rallentamento a causa dei pensionamenti interni all’ufficio tecnico e alla mancanza a Palazzo Tortorini di un responsabile lavori pubblici. A questo si sono aggiunti anche il congelamento di quasi 2 milioni di euro, a fronte del fallimento della società Consorzio Padova Tre, e l’emergenza sanitaria.
Una scelta tutt'altro che facile
“Abbiamo dovuto fare una scelta: aiutare le persone in piena pandemia, per sostenere il sociale. Un atto di responsabilità che i consiglieri di minoranza non si sono mai fatti carico ma, anzi, hanno sempre dimostrato di volerne approfittare per attaccarci per fini politici” ha concluso l’Assessore. “Nel 2019 non c'era il Covid e quindi il discorso del sociale non c'entra nulla. Anche perché avete usato esclusivamente per il covid trasferimenti dallo Stato e non risorse dell'ente” gli ha fatto eco il consigliere di minoranza Gianni Mamprin “In tre mesi si potevano avere le autorizzazioni per iniziare i lavori (cioè ottobre 2019). Sei mesi e a marzo 2020 i lavori finiti. Basta volerle le cose”. Ora non resta che capire se Monselice rientrerà tra i beneficiari del bando del Ministero dell’Interno a cui Palazzo Tortorini ha partecipato. L’importo richiesto per il restauro dell’ex chiesa di Santo Stefano è di 600mila euro.
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