Tari e rifiuti ancora al centro del dibattito. Le opposizioni chiedono la convocazione di un consiglio comunale. Il sindaco Bedin spiega che il comune di Monselice si affiderà a un ente terzo per la validazione dei Pef
Rifiuti
“Sono in gioco la gestione del ciclo rifiuti e le bollette di tutti i cittadini della bassa padovana”: è con queste parole che i consiglieri di minoranza chiedono la convocazione di un consiglio comunale per discutere sul tema dei rifiuti.
Il dibattito a Monselice
Il dibattito sulla Tari, aperto lo scorso dicembre con la presa d’atto da parte della maggioranza del piano economico finanziario in attesa della validazione del Consorzio Padova Sud, torna centrale ai piedi della Rocca. E lo fa sulla scorta di una missiva del comune di Villa Estense che, a gennaio, aveva contestato al Consorzio il suo ruolo di ente competente in materia di Pef e della risposta data dalla Regione Veneto negli ultimi giorni.
La nota della Regione
“Si ritiene che, sulla base della norma regionale in materia di organizzazione territoriale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, il Cps non abbia titolo e requisiti per definire i livelli di imposizione tariffaria e, di conseguenza, non possa adottare alcuna determinazione che riguardi l’approvazione del Pef dei Comuni consorziati” è quanto si legge nella nota della Regione.
Una situazione tutt'altro che risolta
Una situazione, quella che si è venuta a creare dopo il commissariamento dei consorzi Padova Tre e Quattro nel 2012, che sembra tutt’altro che risolta. Se da un lato è già stato istituito il nuovo ente per la gestione del servizio rifiuti, Consiglio di Bacino Padova sud, dall’altro è necessario vengano liquidati i consorzi commissariati per dargli piena operatività.
Le dichiarazioni di Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni
“Chiediamo sostanzialmente di intimare al Consorzio Padova Sud di arrestare la validazione Pef del nostro comune” sottolineano i consiglieri Biscaro, Bozza, Giuliani, Mamprin, Miazzi e Muttoni “e di prendere immediatamente contatti con il commissario liquidatore, l’ing. Gianni Carlo Silvestrin, per capire quali siano le sue valutazioni riguardo la ricognizione della situazione economica e patrimoniale degli Enti di bacino”.
La posizione del Comune di Monselice
“La posizione del Comune di Monselice è quella di andare avanti per conto proprio” fa loro eco il sindaco Giorgia Bedin “chiedendo la rivalidazione dei piani del 2020 a un ente terzo e la validazione ex novo dei piani economici finanziare del 2021. Nel frattempo le tariffe non saranno toccate”.
Bedin: "Per i cittadini nessun aumento in bolletta"
E sono proprio le tariffe il punto focale dell’intera questione secondo le opposizioni che nei mesi si sono più volte espresse in merito alla tassazione che andrebbe a pesare sulla cittadinanza. “Anche nella validazione fatta dal Cps, per quanto contestata e contestabile, sostanzialmente l’aumento rispetto al 2019 è del 5,6%, entro i limiti di legge stabiliti da Arera, che si traduce in una somma di circa 135mila euro per il Comune di Monselice” ha precisato il primo cittadino della Rocca “ma noi come Amministrazione abbiamo intenzione di coprire questa differenza con i soldi del Fondone. Quindi anche se prendessimo per buone le validazioni del Cps, i cittadini monselicensi per quest’anno non subirebbero alcun aumento in bolletta”.
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