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Monselice, cementeria: la Buzzi porta il Comune davanti al Tar

Cementeria Buzzi Unicem 3

Monselice, cementeria Buzzi

A più di un anno dalla richiesta di autorizzazione per il nuovo silo, e dopo non aver ricevuto risposte, la Buzzi Unicem presenta ricorso contro il comune di Monselice

Monselice, cementeria Buzzi
Era la fine del 2019 quando la Buzzi Unicem ha avviato tutti gli iter necessari per ricevere l’autorizzazione a costruire un nuovo silo di stoccaggio. La struttura, che andrebbe a integrarsi con quelle già esistenti, sarebbe utilizzata per l’alimentazione degli ossidi di ferro necessari alla produzione del clinker per evitare depositi all’aperto.

La nota della Buzzi

“Fino ad oggi è rimasta inevasa la richiesta al Comune di Monselice di autorizzazione edilizia e di stipula di apposita convenzione, per disciplinare le migliori modalità di inserimento dell’intervento nel contesto di riferimento” si legge in una nota della Società “Decorsi i termini previsti dalla legge, l’azienda è stata costretta a ricorrere alla magistratura amministrativa, atto ritenuto necessario per ottenere risposta alle istanze presentate”.

Il ricorso

Una posizione, quella di Palazzo Tortorini, che “appare immotivata, dal momento che la realizzazione dell’opera in progetto ha ottenuto l’approvazione dal punto di vista ambientale e paesaggistico dalla Provincia di Padova, mediante la modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Anche l’Ente Parco ha rilasciato l’Autorizzazione Paesaggistica, dopo un procedimento che ha coinvolto la competente Soprintendenza, a riscontro degli indubbi benefici ambientali sopra descritti” come spiega la Buzzi Unicem. “Nel ricorso viene chiesto che sia dato un termine di 30 giorni al comune per rilasciare il permesso di costruire questo silo e, se così non fosse, verrà nominato un commissario ad acta” ha sottolineato Giorgia Bedin “Noi siamo convinti della nostra posizione: il permesso a costruire è subordinato, come definito dall’Ente Parco Colli, alla sottoscrizione di una convenzione, cosa che ancora non è avvenuta”. Il comune ha già incaricato il legale Alessandro Calegari per occuparsi della questione. Martina Toso
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