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Arte
04.09.2024 - 20:24
L'OPERA PRIMA DI ESSERE SMEMBRATA
L’amministrazione comunale di Bassano ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il restauro, la ricomposizione e il ricollocamento del “Cavallo colossale”, opera di Antonio Canova. Proseguendo l’iter avviato dalla passata amministrazione, si aggiunge un nuovo, importante tassello verso il traguardo finalizzato a riassemblare il grande modello in gesso dipinto a finto bronzo.
Rimasto indenne dai bombardamenti che colpirono il Museo civico il 24 aprile 1945, fu smembrato nel 1969 e, da allora, è confinato nei depositi museali. E’ infatti stata avviata la procedura per un importante intervento di restauro che recupererà l’opera e canoviana, unica al mondo per tipologia e dimensioni. “
“Sarà poi esposta nell’ottagono che precede i saloni espositivi del piano nobile, accogliendo i visitatori”, ha annunciato Barbara Guidi, la direttrice dei Musei civici
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato redatto dallo Studio Pro.Rest ed ha già ottenuto l’approvazione dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza. Il valore economico dell’intervento è previsto in 340.500 euro, di cui 204.231 per la progettazione esecutiva e lavori e 136.268 euro per somme a disposizione dell’amministrazione comunale.
La testa del grande cavallo canoviano era stata esposta in occasione dell’ultima mostra, quella dedicata al bicentenario della morte del grande artista di Possagno del quale il Museo bassanese conserva non solo opere, ma anche preziosi bozzetti, disegni, ma dipinti, lettere e documenti, un notevole patrimonio frutto del lascito del fratellastro di Antonio Canova, il vescovo Giovanni Battista Sartori Canova.
“Siamo felici che questo importante progetto di recupero possa realizzarsi – ha affermato il sindaco Nicola Ignazio Finco - Lo abbiamo ereditato dalla passata amministrazione ed ora proseguiamo con convinzione per poter restituire presto alla collettività questo capolavoro del grande scultore”.
“Il recupero di quest’opera– ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Giada Pontarollo - rappresentà un evento di grande rilevanza per il comparto culturale. L’opera d’arte arricchirà ulteriormente le nostre collezioni rendendole ancora più attrattive per visitatori e turisti e rafforzerà l’immagine di Bassano quale capitale canoviana”.
“Il progetto di fattibilità tecnico-economica rappresenta la prima tappa di un lungo e impegnativo percorso – ha dichiarato Barbara Guidi, che è anche la dirigente dell’area culturale del Comune -. Lo affronteremo con grande cura ed entusiasmo, assieme alla Soprintendenza, affinché questa straordinaria testimonianza artistica possa presto tornare ad essere ammirata da tutti”.
Nel frattempo, complice l’utilizzo della tecnologia, è possibile vedere una ricostruzione virtuale del Cavallo colossale di Canova, nelle sue reali dimensioni, attraverso l’applicazione ARtRestore, scaricabile tramite il QR code. Il visitatore, salendo al piano nobile del Museo Civico, potrà accedere all’app nella sezione dedicata ai restauri, selezionare “Antonio Canova - Cavallo Colossale” e successivamente cliccare “vedi in realtà aumentata”. Inquadrando l’icona del cavallo, posizionata sul pavimento al centro dell’ottagono, apparirà in dimensione reale l’opera nel suo monumentale e imponente aspetto.
R.F.
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