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L'appello
02.03.2025 - 08:35
Marco Bellotto
Marco Bellotto, residente a Piombino Dese, vive un incubo da gennaio 2025. Sua figlia Layla, di pochi anni, è stata sottratta con l’inganno dalla madre e da allora è scomparsa. Disperato, il padre ha deciso di lanciare un appello pubblico, estendendolo a tutta Europa nella speranza che qualcuno possa riconoscere la bambina e fornire informazioni utili al suo ritrovamento.
Secondo quanto ricostruito, la madre avrebbe approfittato della fiducia di Marco per allontanarsi con la piccola, facendo poi perdere ogni traccia. Inizialmente, la donna aveva rassicurato il padre dicendo che si sarebbe allontanata solo per poco tempo, ma in seguito ha interrotto ogni comunicazione. Dopo i primi giorni di attesa e speranza, Marco ha compreso che la situazione era ben più grave di quanto immaginasse. Ha quindi denunciato l’accaduto alle autorità, che hanno immediatamente avviato le indagini.
Le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per ricostruire gli spostamenti della madre e della bambina, ma la donna sembra aver pianificato tutto con grande attenzione. Ci sono segnali che suggeriscono che possa aver lasciato l’Italia, rendendo ancora più difficile il lavoro degli inquirenti. Il timore principale è che Layla possa trovarsi in un Paese straniero, lontano dalla sua famiglia e in una situazione di isolamento.
Nel frattempo, Marco non si arrende e continua la sua battaglia. Con l’aiuto di amici, conoscenti e associazioni per la tutela dei minori, sta diffondendo il suo appello in tutti i modi possibili. I social media si sono rivelati uno strumento prezioso: centinaia di persone stanno condividendo foto e dettagli sulla scomparsa della bambina, nella speranza che qualcuno possa riconoscerla.
La comunità di Piombino Dese si è stretta attorno al padre, mostrando grande solidarietà. Molti cittadini hanno partecipato a iniziative di sensibilizzazione, distribuendo volantini e diffondendo messaggi per aumentare la possibilità di ritrovare Layla. Anche alcune associazioni europee che si occupano di minori scomparsi hanno preso a cuore il caso, segnalando la vicenda alle autorità competenti di diversi Paesi.
Gli esperti sottolineano l’importanza di un intervento tempestivo in situazioni del genere. Ogni giorno che passa rende più difficile il ritrovamento della bambina, soprattutto se si trova fuori dall’Italia. In questi casi, la collaborazione tra i diversi Paesi è essenziale: la sottrazione internazionale di minori è un fenomeno complesso, che richiede una risposta rapida e coordinata tra forze dell’ordine, istituzioni e organizzazioni specializzate.
Nonostante il dolore e l’angoscia, Marco Bellotto non si arrende. “Layla è la mia vita, farò di tutto per riportarla a casa” ha dichiarato, chiedendo a chiunque abbia informazioni di farsi avanti. Anche il più piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi fondamentale per rintracciare la bambina e riportarla sana e salva dal padre.
Chiunque avesse notizie sulla possibile ubicazione di Layla è invitato a contattare immediatamente le autorità. Ogni segnalazione potrebbe fare la differenza per risolvere questa drammatica vicenda.
Elena Scapin
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