L’intenzione del Comune è ripiantumare, nel prossimo autunno, tre importanti alberi dove si trovano attualmente quelli morti, mentre in tutto il territorio verranno piantate decine di arbusti
I tre cedri di Via Cà Dolfin, tra la scuola primaria De Amicis ed il municipio di Villa del Conte, erano ormai diventati una presenza desolante: secchi e privi di vita, aspettavano solo l’ultimo via libera all’abbattimento che è arrivato a inizio luglio con una relazione tecnica agronomica stilata da un professionista arbicoltore che il comune aveva incaricato. L’obiettivo della perizia era capire se i tre alberi potevano essere salvati, ma secondo il protocollo sul VTA (Visual TreeAssessment) si è rilevato che due delle tre piante sono morte da tempo mentre una è in stato di deperimento avanzato ed irreversibile. Cosa può aver portato alla fine della vegetazione? Secondo una nota diffusa dalla sindaca Antonella Argenti, che riporta i rilievi tecnici: «vista l’assenza di danni e patologie sulla chioma e sul fusto, l’ipotesi è che l’origine del disseccamento derivi da problemi a livello radicale legati alla siccità che ha caratterizzato le ultime stagioni e da una condizione di forte sofferenza che si è sviluppata diversi anni fa. L’amministrazione ha cercato di fare tutto il possibile per valutare la cura delle piante ma la relazione dimostra la totale inutilità di questo tentativo». Soluzione? «Purtroppo, visto che tutti e tre i cedri si trovano in uno stato di deperimento irreversibile ed il rischio è elevato e non riducibile, si rende necessario l’abbattimento dei tre alberi» comunica il primo cittadino, annunciando però l’intenzione di ripiantumare, nel prossimo autunno, tre importanti alberi dove si trovano attualmente quelli morti, mentre in tutto il territorio verranno piantate decine di arbusti. L’altra notizia è che i tre tronchi saranno recuperati e riutilizzati per creare sedute, percorsi e giochi per gli asili parrocchiali. Argenti ha infatti concordato con don Alberto e don Giuseppe la destinazione dei pezzi di tronco per gli asili, potendo creare nuove opere in legno nei loro giardini. In questa scelta l’amministrazione ringrazia anche «tutti i cittadini che ci hanno contattato per confronti costruttivi sulla scelta di abbattimento e motivazioni, permettendoci di analizzare ogni possibile azione. Un albero che cade fa molto più rumore di una foresta che cresce, ma il silente lavoro di ogni giorno di ciascuno è comunità». Andrea Benato
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter