Nuova tecnica con laser all’ULSS 6 Euganea: interventi più precisi e meno invasivi

Camposampiero. All’Ospedale di Camposampiero è stato eseguito un intervento chirurgico innovativo che segna un passo avanti per la sanità del territorio. Nella sala di Endourologia, il dottor Alberto De Gobbi, dell’Urologia dell’ULSS 6 Euganea, insieme al dottor Matteo Vittori, specialista dell’Università di Tor Vergata di Roma, ha utilizzato per la prima volta il laser al Tullio per trattare l’ipertrofia prostatica benigna, una patologia molto diffusa tra gli uomini sopra i 50 anni.

Si tratta di una tecnica mini-invasiva che, attraverso strumenti introdotti per via endoscopica, permette di rimuovere il tessuto prostatico in eccesso senza praticare tagli e con un sanguinamento minimo. Il laser al Tullio, infatti, vaporizza il tessuto in modo controllato e preciso, consentendo al paziente di recuperare in tempi molto più rapidi rispetto agli interventi tradizionali.

Durante la giornata operatoria sono stati eseguiti anche trattamenti per calcolosi complesse, grazie a un lavoro di squadra tra i due specialisti che hanno messo in comune esperienze e competenze.

L’intervento rappresenta un esempio concreto di innovazione sanitaria e di sinergia professionale: due medici di realtà diverse che collaborano per portare in Veneto tecniche all’avanguardia, capaci di migliorare la qualità delle cure e ridurre l’impatto sulla vita dei pazienti.

Con l’introduzione del laser al Tullio, l’ospedale di Camposampiero consolida il proprio ruolo di polo di riferimento per la chirurgia endoscopica e mini-invasiva, confermando una direzione chiara: puntare sulla tecnologia e sulla formazione per offrire cure sempre più efficaci, sicure e vicine alle persone.

Elena Scapin